Ciocchetti: «Meno Asl e più cantieri»

{{IMG_SX}}Il deputato e segretario regionale dell'Udc, Luciano Ciocchetti, candidato al parlamento europeo, scopre le carte. Il segretario Udc: "Nel Lazio hanno fallito tutti. Ora servono discontinuità e nuovi progetti" Onorevole Ciocchetti, perché gli elettori dovrebbero votarla? «La mia storia parla da sola, soprattutto in questa città e in questa regione. Il mio impegno politico è sempre stato orientato al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Mi sembra evidente che non sono in cerca di poltrone». Tre cose che farebbe nel parlamento europeo? «Una direttiva per riconoscere il ruolo centrale della famiglia nella nostra società. Oggi è il vero ammortizzatore sociale: dove ci sono anziani in difficoltà, disabili con patologie gravi o disoccupati c'è la famiglia. Poi la sicurezza: soltanto una politica comune europea può essere efficace ed evitare inutili contrapposizioni. Inoltre, dobbiamo riscoprire un'identità europea. In caso contrario l'Unione rischia di esistere unicamente per la moneta. Invece mi batterò affinché l'Ue valorizzi le sue radici cristiane». Veniamo all'Udc. Continuerà a distinguersi dal Pd e dal Pdl? «Il punto è che questo bipartitismo è falso, non corrisponde alla nostra società: basta registrare il fallimento del progetto del Pd. Piuttosto subito dopo le elezioni europee costruiremo il nostro Partito della Nazione e vedremo chi ci starà: già ci hanno anticipato tante adesioni. Vogliamo creare un partito davvero democratico, in cui ci sarà il giusto rapporto tra leader e iscritti. Sia il Pd sia il Pdl pensano di essere autosufficienti, almeno così dicono in pubblico. Poi in privato ci corteggiano. Ma noi siamo un partito autonomo che ha cambiato in buona parte la sua classe dirigente». Con chi vi schiererete alle Regionali del 2010? «Vedremo. Ma se qualcuno pensa di portarci da una parte senza discutere il programma e il candidato presidente si sbaglia di grosso. Intanto serve la presa d'atto che sia il centrodestra nel 2005, noi compresi, sia oggi il centrosinistra hanno prodotto fallimenti. Ecco, chi vuole allearsi con l'Udc deve essere pronto a una forte discontinuità». Avete delle condizioni da porre prima di allearvi con Pd o Pdl? «Bè, alcuni punti sono imprescindibili: la riduzione delle Asl e l'apertura di nuovi cantieri». Si dice che state trattando col Pd per la prossima legislatura regionale. È vero che avete chiesto la presidenza del Consiglio e due assessorati? «No. Con me nessuno ha parlato di eventuali intese». A 21 anni era presidente del comitato di quartiere di Decima. Dopo 30 anni non si è stufato della politica e delle campagne elettorali? «Stare in mezzo alle persone è la cosa più bella del mondo. Ho sempre preferito girare i quartieri piuttosto che restare nelle aule patinate. Non è un caso che l'unico ruolo di governo che io abbia avuto sia durato solo dieci mesi». Vale anche per la sua eventuale candidatura alla presidenza della Regione? «Bè, penso di avere l'esperienza e la sensibilità per candidarmi ma non ho mai chiesto ruoli o incarichi».