Antoniozzi: aiuti alla ricerca grazie agli accordi con l'Ue
Sen'è parlato l'altra sera alla Residenza di Ripetta, dove i maggiori esponenti della medicina e della ricerca scientifica del Lazio sono intervenuti alla cena-convegno «La Politica dell'Unione Europea in favore della ricerca scientifica nel settore medico», organizzato da Alfredo Antoniozzi, europarlamentare uscente e candidato alle prossime elezioni europee al quale ha presenziato anche il candidato Potito Salatto. Presenti oltre 150 illustri rappresentanti dell'eccellenza medica e scientifica. Tra gli altri, monsignor Formenti della Segreteria di Stato del Vaticano con delega alla ricerca e sanità, il professor Pasquale Bartolomeo Berloco e il professor Nicola Basso del Policlinico Umberto I, il professor Filippo Crea dell'università Cattolica Sacro Cuore del Policlinico Gemelli. Relatore dell'incontro insieme ad Antoniozzi, Bruno Mastantuono, esperto di Politiche Ue, giunto appositamente da Bruxelles che, illustrando i punti salienti del 7° Programma Quadro per la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico (2007-2013), il principale programma di finanziamento comunitario per la ricerca, ha sottolineato come, per risultare vincenti, i progetti necessitino della creazione di forti partenariati internazionali e di idee progettuali innovative e ha illustrato quanto possa essere importante il ruolo attivo di un Europarlamentare espressione del territorio, per creare sinergie, strategie ed alleanze internazionali e per favorire una collaborazione ed un contatto costante tra il Lazio e le Istituzioni Ue. Il Commissario Ue per la ricerca, inviando un messaggio di saluto, ha espresso il proprio plauso per l'iniziativa e per l'impegno di Antoniozzi nel divulgare presso le eccellenze nel settore medico del Lazio il Settimo Programma Quadro che - rammenta il Commissario - è un elemento essenziale per il rafforzamento della crescita e dell'occupazione dei cittadini e che promuove il progresso scientifico multidisciplinare fra i paesi. Ad oggi il co-finanziamento per la ricerca medica ha assegnato all'Italia oltre 101 milioni di euro, riconoscendone l'importanza di ben 292 progetti presentati. «La mia presenza a Bruxelles presso il Parlamento Europeo e il supporto del mio staff presso le Istituzioni Ue - ha dichiarato Antoniozzi - permetterà il rafforzamento di quei legami transnazionali necessari alla partecipazione ai Programmi Specifici per fare in modo che le tante competenze e le idee progettuali provenienti dal Lazio abbiano un effettivo riscontro presso i centri di decisione della Politica Ue».