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Tor Carbone, in cella banda di «cravattari»

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Gli agenti della polizia di Stato del commissariato Tor Carbone, in collaborazione con gli addetti dell'Associazione Airp (una associazione antiusura legalmente riconosciuta dal ministero dell'Interno), sono riusciti a individuare e persuadere una vittima a formalizzare la denuncia, nonostante il timore di pesanti ritorsioni anche contro i suoi familiari. La vittima, lo scorso anno, in difficoltà economiche ha richiesto un prestito a un imprenditore insospettabile, che ben presto ha cambiato atteggiamento minacciando ritorsioni di ogni genere se non avesse pagato con interessi altissimi. Spaventata dall'ultima affermazione molto determinata di «gambizzare lui e famiglia» proferita dall'usuraio, la vittima ha deciso di fornire agli aguzzini una ulteriore somma di denaro, ma ha subito avvertito la polizia e ha prestato la propria collaborazione allo scopo di sorprendere i delinquenti. Nel corso del servizio, immediatamente predisposto dai poliziotti, due persone V.A, del '59 di Colonna, e E.S., sardo del '60, sono state arrestate in flagranza mentre stavano facendosi consegnare del denaro non dovuto, a fronte di un prestito già estinto, dietro minacce di morte. Gli altri membri dell'organizzazione, non presenti alla consegna del denaro, sono stati denunciati in stato di libertà.

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