Taxi, arriva la squadra antiabusivi
{{IMG_SX}}Arrivano gli investigatori anti-tassisti abusivi. A mettere in campo la nuova squadra di polizia amministrativa il dirigente della Polfer, Carlo Casini. L'obiettivo è disarticolare un sistema in crescita, che si fa più determinato e comincia a spaventare i lavoratori regolari. I poliziotti sono una decina e in due notti a Termini e Tiburtina hanno già mietuto i primi risultati: undici tassisti abusivi denunciati, dieci dei quali pregiudicati, sei auto sequestrate e 10.800 euro di multe. Alcuni viaggiavano su auto senza assicurazione, altri con la targa fasulla di Ncc: noleggio con conducente. Tre turisti giapponesi hanno avuto la sventura di salire su uno di questi taxi abusivi: da Roma a Fiumicino hanno pagato 270 euro, 90 a testa. Anche i tassiti regolari hanno le loro pecche: diciannove sono stati sanzionati e otto di loro segnalati al VII Dipartimento del Comune di Roma per varie irregolarità. Del tipo: esercizio fuori orario e zona di competenza, disattivazione del tassametro e procacciamento dei clienti. «Siamo arrivati a questi risultati partendo da varie segnalazioni dei cittadini - spiega Casini - La squadra agirà in borghese perseguendo anche le attività commerciali abusive che vengono svolte nei pressi della stazione Termini». In certe zone gli abusivi si muovono come bande. Si dividono il territorio, assediano le zone frequentate da turisti bastonandoli con tariffe gonfiate. Nell'area di Termini i punti assediati sono soprattutto piazza dei Cinquecento e via Marsala. Positivo il commento dell'Uritaxi all'inizativa della Polfer: «Apprendiamo con soddisfazione dell'attività svolta dalla Polfer del Lazio guidata da Carlo Casini, con il quale ci complimentiamo, nel contrastare l'abusivismo nei pressi della Stazione Termini. Auspichiamo che tale attività non si limiti a un semplice spot, ma faccia parte di una più precisa strategia - come più volte sollecitato anche dallo stesso sindaco Alemanno - che abbia come obiettivo finale quello di ripristinare la legalità, nel primario interesse dell'utenza e dell'intera categoria dei tassisti che è stanca di essere accomunata a quei pochi che intendono continuare a operare al di fuori delle regole».