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Scuola Pisacane, a rischio anche il nome

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Sì, perché quelle poche lettere potrebbero andare a sostituire il nome dell'istituto scolastico che ha il record di bambini immigrati iscritti. Si tratta del nome di un pedagogo giapponese, al quale la direttrice didattica vorrebbe dedicare la scuola. Se dovesse essere accolta la proposta, l'istituto, oltre ad avere il 90 per cento degli alunni stranieri, avrebbe a quel punto anche un nome straniero. Continua dunque a far discutere la situazione dell'istituto di via dell'Acqua Bullicante, nel Municipio VI, tanto da far scendere ancora una volta sul piede di guerra i genitori che fanno parte del Comitato «Mamme per l'integrazione», cioè mamme di alunni italiani che hanno minacciato di «abbandonare l'istituto romano in assenza di un progetto di vera integrazione» e hanno definito questa scelta una «vera e propria provocazione». Alla scuola rimarrebbe quindi soltanto il 10 per cento degli alunni italiani. E basta. Neanche più il nome. «Una scelta del genere è l'ultimo passo di un disegno che ha portato in otto anni - tuonano le mamme - a creare una scuola di soli stranieri e isolare i bambini italiani». A respingere le accuse è stato, comunque, il direttore dell'ufficio scolastico regionale del Lazio, Maria Maddalena Novelli: «Finora non è ancora arrivata alcuna richiesta di cambio di nome alla scuola Pisacane». Intanto, però, sale il malumore dei genitori, che non escludono di continuare la protesta e di togliere dall'istituto i figli, «che non saranno neanche in grado di pronunciare quel nome», dicono i papà e le mamme. E anche l'assessore comunale alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù Laura Marsilio ha scritto al direttore Novelli per non accogliere la richiesta di modifica del nome.

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