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«Persone perbene Era un vero signore ancora innamorato»

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Queidue erano innamoratissimi». Flavia e Giovanni Antonio si amavano come il primo giorno. Lo dicono tutti in via Lorenzo Bonincontri. E quando sentono cos'è successo in casa Sulprizio sbarrano gli occhi: «Davvero? Che cosa triste...». La tragedia dell'Ardeatino si è sparsa in fretta nei pianerottoli e nei negozi di quella striscia d'asfalto. La parrucchiera telefona al macellaio, il fruttivendolo parla col barista. «Davvero bravissime persone - dicono il macelliom, da 50 anni in zona - La signora stava male da un po'. Lui ogni tanto usciva, ma era la badante a fare la spesa, oppure a volte ero io a portarla in casa loro». La domestica la chiamano Anita. «Anche lei, una brava ragazza - commenta un'altra - una persona amorevole». «Il dottor Sulprizio? Un signore d'altri tempi - racconta una vicina - una di quelle persone sempre ben vestite, in giacca e cravatta, educato, cortese. Era innamoratissimo del moglie, si vedeva. È triste quello che è successo, evidentemente lui non è riuscito più a sopportare di vedere la moglie in quello stato». Fab. Dic.

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