Il turismo torna a volare con la finale di Champions
DamianaVerucci Il calo del turismo a Roma rischia di travolgere i lavoratori del settore. Gli occhi degli operatori sono tutti rivolti all'andamento dei prossimi due mesi: se non dovesse esserci l'attesa inversione di tendenza, per la fine di quest'anno si stima che a perdere il posto di lavoro potrebbero essere tra le otto e le diecimila persone in tutto il Lazio, considerando che l'80% del comparto si concentra nella Capitale. I primi a rischiare sono gli occupati negli alberghi 4-5 stelle. Gli stessi che a Roma soffrono di più il calo dei turisti, soprattutto americani. L'andamento negativo del settore ha già provocato le sue vittime con la fuoriuscita dal mercato, secondo Asshotel Roma, di circa 900 lavoratori dall'inizio dell'anno ad oggi, tra contratti a tempo indeterminato, determinato, in scadenza o non rinnovati. Cifre che Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, cerca però di ridimensionare. «È vero – spiega Roscioli – il rischio della perdita di tanti posti di lavoro c'è, ma è ancora presto per dare numeri esatti. Dovremmo infatti vedere cosa accadrà nei prossimi due mesi, che sono quelli di alta stagione a Roma, e solo dopo potremmo fare bilanci e previsioni». L'invito è alla massima cautela, quindi, anche se i sindacati non stentano a definire «molto critico» il momento che sta attraversando il settore turismo e ricordano come alcuni grandi alberghi hanno già annunciato esuberi. «In Regione si sta discutendo proprio di come arginare l'eventuale perdita dei posti di lavoro – ricorda ancora Roscioli – certo l'attenzione di sindacati e istituzioni è alta». Intanto le buone notizie potrebbero venire dalla prossima estate. È ancora la Federalberghi a prevedere una lieve ripresa del turismo a Roma per i mesi estivi, spinta anche da un abbassamento di circa il 10-15% del prezzo delle camere negli alberghi e, come confermano dal centro studi Unioncamere, di un calo dei prezzi dei pacchetti «tutto incluso», ovvero volo+hotel. Di ripresa parlano anche dalla Fiavet Lazio, che associa le principali agenzie di viaggio, che ha accusato il colpo del weekend del primo maggio con un -30% di prenotazioni rispetto all'anno prima ma che, ridimensionato l'allarme influenza suina, ora crede in un incremento della partenze per l'estate prossima. Intanto il turismo nella Capitale si prende una boccata d'ossigeno grazie alla finale di Champions League in programma allo stadio Olimpico mercoledì 27 maggio. Già tutto esaurito negli alberghi romani, fa sapere ancora Roscioli, «a dimostrazione che i grandi eventi siano sportivi, culturali, ludici, sono un forte richiamo per il turismo nazionale e internazionale». Attenzione, dunque, ai mondiali di nuoto di fine luglio, inizio agosto (potrebbero anche questi invertire la tendenza negativa in atto?) e, perché no, alla Formula Uno a Roma, che punta ad attrarre un turismo di qualità.