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Sigilli al tesoro della donna boss

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Coi soldi della droga era stato acquistato un bar a Trastevere con regolari licenze commerciali e per il Lotto. E poi una fortuna: 14 appartamenti e 8 società tra la Capitale e il Frusinate, auto di lusso, 10 polizze assicurative e un distributore di benzina vicino ad Anagni, facendo transitare il fiume di denaro in 62 conti correnti bancari. Da circa un mese, a ritmo serrato, la Guardia di finanza del Comando provinciale di Roma sta mettendo i sigilli al tesoro riconducibile a «Mama Dolores», al secolo Dolores Zangoli, 67 anni, un tempo nei ranghi della banda della Magliana e negli anni diventata un boss dei due mondi: in Sud America comprava cocaina, a Roma e nel Basso Lazio la spacciava. Il valore complessivo dei beni è di circa 13 milioni.  La donna non è risultata titolare di tutto il suo patrimonio. I sequestri sono stati notificati anche ad altre due persone (una è la figlia, che gestiva il bar). Le proprietà infatti sono risultate di parenti e appartenenti al sodalizio criminale. Per non rischiare voltafaccia, però, la signora ad alcuni aveva fatto firmare scritture private dove si precisava che era lei la padrona di tutto. La Finanza ha notificato anche l'obbligo di soggiorno a Mama Dolores, due suoi familiari e altrettanti presunti sodali. Su ordine del Gip del Tribunale di Roma, Dolores Zangoli è stata arrestata lo scorso maggio con l'accusa di traffico internazionale di droga. La Squadra mobile di Frosinone aveva intercettato gli sposamenti dei corrieri e dei carichi di droga. Era la stessa Mama Dolores ad avere contatti diretti coi grossisti colombiani: prendeva l'aereo e andava a trattare lo stupefacente da comprare. Con lei erano finite dietro le sbarre altre sette persone: Massimo Frattali, 63 anni, di Acuto (Frosinone), il figlio Massimiliano Frattali, di 38, Elio Gismondi (68), di Supino (Fr), Maurizio Vashey (57), di Anagni (Fr), Giuseppe Casini (38), di Fiumicino, Giorgio Turchetti (64), romano, e Tonino Gerace, 47 anni, di Ostia. Anche Dolores Zangoli è sul litorale romano. È uscita dal carcere per problemi di salute e ha ottenuto i domiciliari.

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