Terremoto, la Capitale trema
Alle 14.44 scossa di magnitudo 2.1, epicentro Castel Sant'Angelo
A circa dieci chilometri di profondità, i sismografi hanno registrato un lieve sisma di magnitudo 2.1 sulla scala Richter, avvertito ben distintamente dalla popolazione. Nessun danno, scossa molto debole, «una inezia», spiegano i sismologi, che però è stata sufficiente a far venire i brividi a migliaia di romani. La novità sta nell'epicentro: Roma-Castel Sant'Angelo, quindi in pieno centro storico, oltre che Ciampino e Frascati. «La magnitudo è stata molto bassa - afferma Valerio de Rubeis, sismologo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - ma abbiamo ricevuto circa 300 segnalazioni dalla popolazione. In ogni caso la localizzazione va verificata ulteriormente». L'intensità media del sisma «corrisponde al terzo grado della scala Mercalli», basata su un criterio empirico. C'è chi lo ha sentito di più e chi meno: la distribuzione sul territorio delle segnalazioni della popolazione, secondo il sistema in tempo reale dell'Ingv, va «dal non sentito fino al 4-5 grado della Mercalli», afferma l'esperto. Non è il primo terremoto del genere a Roma. Qualche mese fa, il 30 e il 31 gennaio, la Capitale ha registrato tre terremoti simili: a Roma Nord, subito al di sotto del Raccordo anulare, gli strumenti ne hanno registrati uno di intensità 2.0, e due di intensità 2.1 sulla scala Richter. «Ben altra cosa - aggiunge De Rubeis - rispetto al terremoto registrato in zona Castelli Romani, nei pressi di Ciampino, il 12 aprile 2008: la magnitudo fu del 3.8 Richter, con una energia settecento volte superiore a quella del sisma di ieri». Insomma, nessuna preoccupazione. «Roma possiede un catalogo virtuale storico potentissimo», dice De Rubeis. I grandi terremoti dell'Italia Centrale hanno scalfito in minima parte i grandi monumenti antichi come la Colonna traiana o il Colosseo.