Marrazzo: «Rivoluzione verde contro la crisi»
{{IMG_SX}}Produrre e utilizzare energie rinnovabili per salvaguardare l'ambiente ma anche per creare nuovi posti di lavoro nel Lazio. È l'obiettivo che il presidente della Regione Piero Marrazzo illustrerà alla fiera MoTechEco 2009 che si terrà da domani a sabato al Palazzo dei Congressi dell'Eur. Una svolta ecologica da compiere a partire proprio dal risparmio energetico collegato alla mobilità. Presidente, come pensa sia possibile rilanciare l'economia grazie all'energia sostenibile? È possibile una rivoluzione verde nel Lazio? «È possibile e doverosa. Il risparmio energetico e l'investimento sulle energie rinnovabili sono la chiave per guardare al futuro oltre la crisi. Abbiamo approvato in giunta il Piano Energetico regionale che incorpora gli obiettivi europei sull'efficienza energetica, sulle rinnovabili e sulla riduzione dei gas serra che entreranno nelle nostre politiche energetiche. Il Piano ha tre priorità: investimenti sulle nuove tecnologie, risparmio energetico, sviluppo e diffusione delle fonti alternative. L'obiettivo è duplice: quota 20% per le rinnovabili, ma anche nuova occupazione con 18 mila addetti previsti nel settore nel 2020». Quali sono i progetti di mobilità ecosostenibile messi in campo dalla Regione e quali quelli futuri? «Le faccio alcuni esempi di progetti concreti. A Civitavecchia abbiamo inaugurato il Polo per la ricerca sull'idrogeno prodotto da fonti rinnovabili, che abbiamo finanziato con 9 milioni di euro in 3 anni. Tra le priorità quella di trasferire conoscenze al mondo industriale e la creazione di un vero e proprio centro di eccellenza internazionale nel settore dei sistemi energetici. Il centro fornirà anche combustibile per minibus a idrogeno: al momento ne circola già uno all'interno del Porto di Civitavecchia che verrà presto affiancato da un altro mezzo. È previsto inoltre, nelle nuove strategie di trasporto pubblico locale, l'acquisto di circa 350 nuovi autobus per il servizio urbano ed extraurbano a basso o addirittura zero impatto ambientale. Ci sono circa 50 milioni di euro tra fondi europei e regionali». Di quanto si potranno ridurre le emissioni di anidride carbonica e quanto potranno risparmiare i cittadini del Lazio? «La Giunta ha approvato il Piano di risanamento della qualità dell'aria, che è poi lo strumento di pianificazione con il quale la Regione applica le direttive europee e indica le priorità per raggiungere il risanamento. Il Piano è operativo e prevede misure di contenimento e di riduzione delle emissioni da traffico del 25%. Nel piano energetico è prevista la riduzione dei consumi di energia del 24%, oltre al raggiungimento della soglia del 20% di energia ottenuta da fonti rinnovabili sul totale dell'energia prodotta. Vorrei sottolineare anche che contiamo di sostituire a breve il 10% dei consumi di combustibili per autotrazione con biodiesel». A che punto siamo con le energie rinnovabili non legate alla mobilità? «Oltre al Polo Idrogeno di Civitavecchia la Regione Lazio ha approvato il progetto innovativo applicabile anche ad altre realtà: «Ventotene isola ad emissioni zero», destinato a produrre energia solare eliminando le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e riducendo progressivamente le emissioni legate all'uso di combustibili fossili. È inoltre aperto un bando per il fotovoltaico per oltre 7,5 milioni di euro e a febbraio, a Montalto, è stato inaugurato il cantiere della più grande centrale di fotovoltaico in Italia. Abbiamo superato i 100 Mw da energie rinnovabili, al nostro arrivo in Regione se ne produceva uno solo. Puntiamo a 150 Mw entro il 2009 e ai 600 nel 2010. Sono stati finanziati e realizzati più di 350 impianti fotovoltaici, di cui circa 100 nelle scuole, e presto anche il palazzo della Regione produrrà energia solare». Per quanto riguarda il rispetto dell'ambiente il Lazio è ancora indietro. La raccolta differenziata dei rifiuti è ancora al 20%. Quando sarà possibile raggiungere gli standard delle regioni del nord d'Italia? «Il Piano prevede il raggiungimento del 50% nel 2011. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo investito somme importanti e avviato progetti sul tutto il territorio regionale. Il Lazio è uscito dall'emergenza, ora si tratta di proseguire sulla strada che abbiamo tracciato: diminuzione della produzione di rifiuti, rilancio della differenziata e chiusura del ciclo».