Rimozioni, tariffe più salate
Aumentati del 20% gli importi per le auto portate via da carroattrezzi
Salasso in arrivo per gli automobilisti indisciplinati. Con una delibera di pochi giorni fa, la giunta capitolina ha stabilito il ritocco delle tariffe per le rimozioni dei veicoli in sosta di intralcio. Un aumento dovuto all'aggiornamento Istat (del 21,83%) al quale si aggiunge un ulteriore ritocco del 20% «in ragione del forte condizionamento dell'attività di rimozione dalle diverse situazioni temporali e ambientali, dalla densità di traffico, dalla dislocazione dei depositi», si legge nel provvedimento. Tradotto, l'aumento si aggirerebbe intorno ai 20 euro. Impossibile infatti un calcolo preciso, considerato che la tariffa per la rimozione dei veicoli si compone anche della distanza chilometrica dal luogo della rimozione a uno dei quattro depositi capitolini. Ecco, comunque i nuovi importi: per i veicoli fino a 1,5 tonnellate il diritto di chiamata passa da 10,33 euro a 15,10 euro; per le operazioni connesse a carico e scarico merci si passa da 15,49 a 22,64 euro, mentre l'indennità chilometrica passa da 2,22 a 3,25 euro. Per la custodia giornaliera si pagheranno 6,71 euro. Stessi aumenti per i veicoli da 1,5 a 3,5 tonnellate: diritto di chiamata passa da 12,91 euro a 18,87 euro; operazioni di carico e scarico del veicolo da 25,83 a 37,75 euro; indennità chilometrica da 2,58 a 3,77. Alle nuove tariffe andrà poi aggiunta l'Iva. L'entrata prevista con le nuove tariffe è pari a 3,4 milioni di euro all'anno. Una bella cifra insomma, soprattutto alla viglia della chiusura del bando di gara proprio per le rimozioni auto. Un settore, questo, più volte al centro di scandali e polemiche. Tra le altre, la proposta di realizzare depositi in ogni municipio per evitare così il salasso dell'indennità chilometrica considerato, soprattutto dalle associazioni dei consumatori, un vero «furto».