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Campidoglio, bufera sulle nuove nomine Ipa

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.Conta infatti circa 30 mila iscritti, tutti dipendenti capitolini e delle società comunali, per centinaia di milioni di euro. L'Ipa ha propri ambulatori, un attrezzato centro stomatologico e fornisce tutta una serie di servizi, a condizioni agevolate, nei settori dei prestiti, delle vacanze, del tempo libero. Ecco allora che il rinnovo dei vertici del Cda non può essere considerato una questione secondaria, soprattutto se questo comporta una rottura dell'equilibrio interno alla struttura capitolina. Enrico Fantauzzi è presidente dell'Ipa, nominato da Carraro, è rimasto ai vertici del'istituto per oltre venti anni, un record assoluto del quale già circa un anno fa gli stessi dipendenti ne avevano chiesto l'interruzione, con la nomina del nuovo Cda e auspicando l'arrivo di un nuovo presidente, che avrà questa volta un mandato limitato a cinque anni. Un auspicio che dovrebbe trasformarsi in realtà proprio oggi, con le attese dimissioni del presidente Fantauzzi. Il problema, tuttavia, consiste nell'indiscrezione di una nomina esterna all'amministrazione, ovvero Massimo Nardi, uomo vicino al vicesindaco Cutrufo. Un'indiscrezione che però ha già portato agitazione tra i dipendenti, che vorrebbero una persona interna, «nel segno della continuità con il passato e della coerenza con i principi per i quali e in base ai quali l'istituto è nato», si legge in una lettera non firmata indirizzata al sindaco Alemanno. Il messaggio è chiaro: l'Ipa è un istituto di previdenza interna all'amministrazione e non può trasformarsi in ente politico. Un messaggio che potrebbe presto tramutarsi anche in sciopero, qualora la nomina esterna venisse confermata.

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