Scoperti altri dieci parcometri manomessi
Idue stranieri, con delle piccole stecche di legno messe a incastro, a bloccare lo sportellino per la discesa delle monete di alcuni parcometri, facevano credere agli ignari automobilisti che le «macchinette» non emettessero il resto a causa di un malfunzionamento. I carabinieri, in seguito alle numerose segnalazioni ricevute dai cittadini, sono riusciti a svelare il mistero del «virus» che sembrava avesse contagiato le erogatrici dei tagliandi per i parcheggi del quartiere. I due, un bielorusso di 56 anni e un pregiudicato ucraino di 43 anni, erano stati arrestati in piazza del Tempio di Diana dai carabinieri mentre stavano armeggiando ad uno dei parcometri risultati in seguito sabotati.