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Procuravano minori a pedofilo, in cella

carabinieri

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{{IMG_SX}}Gli bastava una telefonata per chiedere di avere rapporti sessuali con un adolescente, ogni volta di età e con caratteristiche fisiche diverse. Così un noto imprenditore finanziario di 66 anni aveva incontri erotici in un appartamento in Prati, dove abusava di ragazzini, tra i 14 e i 15 anni, tutti di famiglie disagiate. Gli adolescenti erano contattati da due uomini, un italiano e un extracomunitario, arrestati. Il manager invece è stato solo denunciato: il gip ha negato l'arresto perché l'uomo ha sostenuto di non sapere che i ragazzi che incontrava erano minorenni. Gli adolescenti erano adescati con la promessa di denaro da un italiano di 43 anni e un extracomunitario di 36. Uno degli sfruttatori non ha avuto scrupoli e ha costretto anche il figlio minorenne a partecipare agli incontri. Proprio quest'ultimo era il gancio per convincere altri coetanei, molti dei quali avvicinati in un centro di assistenza per ragazzi con difficoltà nei pressi della stazione Termini. «Lo facevo per guadagnare soldi in modo facile e veloce», ha detto, senza vergogna o imbarazzo, uno degli adolescenti ai carabinieri della compagnia Piazza Dante. Un sodalizio, quello tra i tre uomini, che andava avanti da anni. I due sfruttatori, arrestati per induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione maschile, avevano il compito di procurare ragazzi, la maggior parte dei quali minorenni. I carabinieri, coordinati dal maggiore Antonino Buda, hanno accertato che almeno una decina di ragazzini hanno avuto rapporti con il manager che, durante gli incontri, si travestiva da donna. Dall'indagine, che ha preso avvio nel luglio del 2008 dal racconto fatto da uno dei minorenni coinvolti, è emerso che la coppia di sfruttatori portava gli adolescenti nell'appartamento del manager, incensurato e che in passato ha avuto importanti incarichi in grosse società, utilizzato solo per incontri sessuali. Qui i due aspettavano un segnale dell'uomo e facevano entrare i ragazzini che, per ogni mezzora di incontro, guadagnavano 30 euro. Soldi che gli adolescenti usavano per comprare abiti firmati, sigarette, marijuana e per divertirsi con gli amici. Nell'appartamento usato per gli incontri sessuali i militari hanno trovato e sequestrato centinaia di dvd pornografici, preservativi, abbigliamento ed oggetti erotici.

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