Buco per 40 milioni al Santa Lucia Fazio corre ai ripari
Iltaglio dei finanziamenti da parte della giunta regionale alla Fondazione Santa Lucia «è un problema sul quale stiamo lavorando insieme al presidente Marrazzo». Dà la notizia il sottosegretario al Welfare, Ferruccio Fazio, intervenuto ieri a Roma al IX Congresso nazionale della Sirn (Società italiana di riabilitazione oncologica), in corso al Santa Lucia. Di fronte ai dipendenti dell'istituto a carattere scientifico (irccs) specializzato in riabilitazione neuromotoria, Fazio ha assicurato che «stiamo trattando con la Regione Lazio per risolvere la questione. Il Santa Lucia è una realtà di eccellenza nella riabilitazione nazionale. Sappiamo che ha delle difficoltà e il Governo è impegnato a cercare di risolverle». Il problema è che anche per il 2009 i segnali non sono incoraggianti, come ha spiegato Luigi Amadio, direttore generale della struttura che dà lavoro a 750 dipendenti e a centinaia di collaboratori. «Auspichiamo un sollecito intervento della Regione" - ha incalzato -. Il Tar e il Consiglio di Stato hanno già dato ragione ai ricorsi che abbiamo fatto. Adesso aspettiamo che la Regione ci riconosca il nostro ruolo di ospedale di alta specializzazione e di istituto scientifico equiparato, per legge, a un ospedale pubblico. Purtroppo fino ad oggi la giunta Marrazzo ha finanziato la Fondazione come una semplice casa di cura». Anche il sindaco Alemanno, in visita nella struttura a febbraio, assicurava che avrebbe pensato a caldeggiare le istanze dei lavoratori del Santa Lucia presso i vertici della Regione. Istanze che un mese fa hanno portato 688 dipendenti dell'ospedale di via Ardeatina a scrivere una lettera ai vertici della Regione e al Governo sulla «situazione di crisi che si è venuta a creare» a causa dei problemi finanziari e per il fatto che «ci sovvenzionano come una clinica, non come un istituto scientifico». Un istituto dotato di 320 letti, che effettua 2.570 ricoveri annui e 209 mila prestazioni ambulatoriali, «da tutti considerato motivo di vanto per Roma e per tutta la regione, essendo risultato il settimo in Italia e il primo del centro Sud per produttività scientifica».