Bertolaso rinuncia Marrazzo: decaduta l'intesa con il governo

Nellasua nota il capo Dipartimento della Protezione Civile afferma: «il tragico evento che ha colpito la Regione Abruzzo il 6 aprile scorso impone una mia personale dedizione al gravoso compito di assistenza alla popolazione coinvolta dalla calamità e al ripristino, quanto più celere possibile, della civile convivenza». Tutto ciò, secondo Bertolaso, non è «compatibile con l'impegno richiesto dalla funzione di Commissario delegato per le aree archeologiche di Roma e provincia che il presidente del Consiglio dei Ministri ha ritenuto di assegnarmi». «Ora che Bertolaso ha definitivamente deciso di rinunciare al ruolo di commissario delegato per le aree archeologiche di Roma, «l'ideale sarebbe se lui delegasse qualcuno dei suoi per portare a termine questo incarico, altrimenti si riparte sempre da zero». Lo sottolinea l'archeologo Andrea Carandini, presidente del consiglio superiore dei beni culturali, che si dice dispiaciuto dalla notizia delle dimissioni del capo della protezione civile. E molto preoccupato per Roma. La rinuncia di Bertolaso al ruolo di commissario per le aree archeologiche di Roma coglie di sorpresa il soprintendente archeologico di Roma Angelo Bottini, che si augura possa comunque continuare la collaborazione con la protezione civile. «Massima comprensione per Bertolaso - dice Bottini - le sue ragioni sono evidenti, è evidente che il terremoto dell'Aquila ha cambiato il quadro della situazione». Per il ministro Bondi quello di Bertolaso «è un gesto nobile e che dimostra altissimo senso di responsabilità istituzionale». La spina più grossa arriva dal presidente della Regione Marrazzo che, come del resto già annunciato, ricorda che «per quanto riguarda la Regione riteniamo decaduta l'intesa con il governo. Io ho dato l'intesa su un decreto che prevedeva un provvedimento di Protezione civile - ha spiegato Marrazzo - con a capo la massima autorità sul territorio della Protezione civile. L'intesa, essendo legata a quel provvedimento e a quella figura istituzionale risulta ora decaduta».