Agricoltura laziale Arriva un pacchetto anticrisi della Regione
Oltre1.200 aziende nate nel 2008, molte di esse gestite da giovani e donne, più di 660 agriturismo, con un incremento del 140% rispetto al 2005 e una richiesta di 1.600 aperture, un aumento pari al 6% del valore aggiunto e delle esportazioni e un forte incremento dell'occupazione. Questi alcuni dei dati più significativi della crescita. Ma per mantenere questo trend posItivo è necessario un «pacchetto anticrisi» per definire un supporto sicuro del credito a sostegno delle imprese agricole. Lo annuncia l'assessore all'agricoltura della Regione Lazio Daniela Valentini (nella foto), nell'osservare che «l'accordo con le banche colma un vuoto, garantendo l'accesso al credito da parte degli agricoltori e la certezza di realizzare al 100% gli investimenti previsti dai progetti presentati con il Piano di sviluppo rurale (Psr). Il «pacchetto anticrisi» si compone di un Vademecum e un Numero Verde regionale diretto alle imprese agricole per avere tutte le informazioni sugli istituti di credito che hanno aderito all'accordo e i servizi offerti; un Fondo di garanzia di 6 milioni e 600 mila di euro per dare agli agricoltori la certezza di realizzare al 100% gli investimenti previsti dai progetti presentati con il Psr; un accordo con la Regione raggiunto con 31 banche della Regione Lazio per permettere alle aziende agricole di affrontare mutui e altre forme di prestito in modo sereno e garantito. Grazie all'accordo, gli agricoltori che vedranno i loro progetti approvati nell'ambito del PSR potranno avere fin da subito la disponibilità dell'intero investimento richiesto, attraverso un conto corrente dedicato, e quindi di realizzarlo e avere, inoltre, oltre al contributo pubblico pari al 40% dell'investimento richiesto, un mutuo con le banche garantito dalla Regione per il restante 60% dell'investimento. «L'accordo con le banche - spiega Valentini - punta anche a «rilanciare le attività imprenditoriali attraverso il loro rafforzamento e sviluppare un'occupazione sempre più basata sulla professionalità, la stabilità occupazionale e la sicurezza nei posti di lavoro». Potranno beneficiare delle garanzie offerte dall'accordo anche le aziende agricole che pur avendo il progetto ammissibile, non sono in graduatoria utile per il finanziamento.