Nel parco coi coltelli: sorpresi due minori
Roba che penetra a fondo se piantata in corpo. I ragazzi erano nel parco a ridosso di via Casal de' Pazzi. Sono stati sorpresi dai Falchi, gli agenti in borghese della Squadra mobile che pattugliano il territorio a bordo di moto. Ai poliziotti i due non hanno fornito spiegazioni. Si portavano dietro i coltelli come ninnoli. I genitori sono stati chiamati e invitati a presentarsi negli uffici della Mobile per riprendersi i figli. Preoccupati i primi, balbettanti i secondi. I coltelli sono l'ultima attrazione pericolosa che sembra dilagare tra i giovani. L'allarme lo ha lanciato la scorsa settimana il capo della Mobile Vittorio Rizzi, dopo che proprio i Falchi il pomeriggio di sabato 18 hanno sventato in via del Corso una rissa tra giovani armati di bottiglie e serramanico. Risultato: denunciati due minori, anche loro di 16 e 17 anni. Avevano un coltello di 22 centimetri. Venerdì la polizia ha passato al setaccio alcuni bar e centri ricreativi di Tor Bella Monaca. Stessa sopresa: una ragazzo di 22 anni è stato trovato con una lama di oltre 10 centrimetri e denunciato. Ha spiegato: «Perché ce l'ho? I romeni lo portano». Roma è sempre più arrossata dal sangue di liti a colpi di coltello. La notte tra il 24 e il 25 aprile un quindicenne è stato accoltellato in pancia da uno di tre giovani incappucciati che poco prima avevano aggredito lui e due suoi amici di 17 e 18 anni. Il 16 aprile, alla Garbatella, per un parcheggio conteso, un addetto delle Poste, appassionato di musica, in compagnia di sua moglie e delle sue due figlie, è stato inseguito e colpito più volte dalle coltellate vibrate da un tizio, anche lui con famiglia al seguito, che aveva l'arma in auto e l'ha usata. Tragico epilogo pure il 29 marzo per una rissa scoppiata all'Ostiense tra due gruppi: un fendente al cuore ha ucciso Gianfranco Bonavita, 31 anni.