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Vecchie fortezze e strade, il tesoretto demaniale

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Exfortezze ormai in disuso, terreni, fabbricati, immobili e persino sedi stradali di importanza strategica per il Comune, come ad esempio Lungotevere delle Navi, viale dell'Università, viale del Policlinico, via Cesare de Lollis. Un «tesoretto» di proprietà dello Stato che tra poco passerà definitivamente al Comune di Roma. Un protocollo di intesa tra l'Agenzia del Demanio e il Campidoglio è stato approvato dalla giunta capitolina pochi giorni fa. Oltre all'ormai noto passaggio di proprietà a vantaggio del Comune, dell'ex Manifattura Tabacchi, praticamente già trasformata nella nuova sede degli uffici amministrativi di Campidoglio 2, l'elenco delle proprietà statali si snocciola tra terreni e fabbricati al Tuscolano, (via Urbino-via Cesena), a Castel Fusano e all'aeroidroscalo di Ostia, (via degli Atlantici), gli immobili a Circonvallazione Clodia (piazzale Clodio, via Teulada, via Dorazzo e via Gomenizza), alla Valle dell'Inferno a Monte Ciocci. Ancora, il comprensorio dell'ex sede dell'ente Enims in via Napoleone III e la scuola pratica di meccanica agraria sulla via Appia Nuova. Un bel patrimonio insomma, al quale si aggiungono le ex fortezze sulle quali il Campidoglio ha già pronti nel cassetto diversi progetti. L'ex Forte Bravetta, ad esempio, dismesso dal ministero della Difesa nel 2007 e classificato fra i beni di demanio storico artistico. Per il complesso l'ultima proposta arriva direttamente dal consigliere Pdl del XVI Municipio, Marco Giudici che propone di trasformare Forte Bravetta «in una struttura destinata al quartiere, per i bambini e i ragazzi disabili, per le ragazze madri, per i giovani esposti ai pericoli della strada, della droga, della crisi economica ed occupazionale. Che diventi insomma una struttura modello per le politiche sociali della capitale». Un «modello» appunto da riproporre anche per le altre ex fortezze incluse nell'elenco come il Forte Prenestino e il Forte Portuense, che potrebbero essere trasformati in complessi per servizi alla cittadinanza, come uffici amministrativi, asili nido, centri d'ascolto. Ancora, andranno al Comune, direttamente in permuta quelle sedi stradali sulle quali il Comune di Roma ha realizzato opere di urbanizzazione primaria e secondaria. In altre parole, le sedi stradali di fatto in manutenzione al Comune ma di proprietà statale, come viale dell'università, aree adiacenti al Policlinico e a viale Regina Margherita, via Cesare de Lollis, via Ercole Pasquali. Da parte sua il Comune è proprietario di sei importanti caserme che passerebbero al Demanio di Stato. Nel particolare, il Campidoglio cederà la proprietà della Caserma dei carabinieri di via degli Armenti, la Caserma della Polizia di Stato nel parco dei Daini a Villa Borghese, e le quattro caserme dei Vigili del Fuoco di via Marmorata, via Genova, via Caposile, via Tuscolana. Le proprietà da permutare insomma sono state individuate, spetta ora agli uffici tecnici limare i dettagli per il via libera definitivo a una vicenda, quale quella degli immobili in disuso di proprietà statale, che si trascina da decenni con costi per entrambe le amministrazioni divenuti ora insostenibili.

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