«Lazio a Tavola», nasce il negozio di filiera corta
.Ieri inaugurazione ufficiale del primo negozio ai Casali di San Basilio, in via Antonio Provolo. Al taglio del nastro l'assessore regionale all'Agricoltura, Daniela Valentini, per ricordare che «Lazio a Tavola», porta nella capitale la tradizione, la qualità e la tipicità dei prodotti del territorio. Tra le specialità, si possono acquistare pasta fresca, dolci tipici della Ciociaria, prodotti da forno dei Monti Lepini. Il punto vendita offre anche un reparto di prodotti biologici. «Lazio a Tavola» è uno spaccato del meglio delle produzioni tipiche e delle coltivazioni stagionali della regione, e muove i passi con un primo negozio in una zona di periferia per conquistare alla cultura della qualità e della tipicità, quanti più consumatori possibili attraverso alimenti buoni, locali e al prezzo giusto. Il progetto rientra nel programma di Sviluppo Rurale varato dalla Regione allo scopo di diffondere le eccellenze eno-gastronomiche laziali e sostenere le imprese agricole attraverso la creazione di nuovi sbocchi di mercato. «Con "Lazio a Tavola" confermiamo ancora una volta la volontà di attuare una politica di sistema, capace di mettere in rete produttori, trasformatori, commercianti e consumatori», dichiara l'assessore all'Agricoltura. «Inoltre con queste iniziative - continua Daniela Valentini - si fornisce un ottimo servizio ai cittadini che potranno trovare il meglio della produzione tipica del Lazio a prezzi accessibili, contribuendo a creare nuove opportunità e fette di mercato alle nostre aziende agricole. Un esempio di come, attraverso un Progetto Integrato di Filiera (PIF), sia possibile avviare un circuito virtuoso che metta insieme tutti gli attori della filiera generando nuova economia». Ed è proprio sulla progettazione integrata che la Regione ha puntato. «Una sfida che è stata raccolta dai produttori agricoli del Lazio - precisa la Valentini - i quali hanno presentato 27 PIF (per un contributo richiesto di 64 milioni che muoverà un investimento complessivo di 160 milioni) interpretando la necessità di superare la frammentazione delle aziende sul territorio ai fini del rilancio dell'economia agricola». Con «Lazio a Tavola» sono 29 le aziende della filiera che riforniscono il negozio e 6 quelle impegnate nella trasformazione. A sentire il presidente del Cda, Ascenzio Bottoni, l'iniziativa sembra incontrare il favore dei consumatori. Qualche cifra: «in questo primo mese di attività abbiamo registrato circa 250 clienti al giorno». A riprova che la qualità e la tipicità agroalimentare della nostra regione, una volta promossa adeguatamente, riesce sempre ad incontrare il favore che merita.