La tradisce prima delle nozze: vigilante si spara per il rimorso
Questa è l'ultima versione del dramma vissuto ieri da una guardia giurata di 25 anni, a Trigoria. Ci è voluto un po' per essere sicuri che la trama non fosse un'altra. Gli investigatori all'inizio hanno avuto il sospetto che si potesse trattare di tutt'altro: il gesto rabbioso dopo una discussione con un proprio familiare, un atto criminale. Poi le cose si sono chiarite parlando coi familiari del ragazzo e con la sua fidanzata. Poco dopo le 11 alcuni vicini di casa lanciano l'allarme. Quando i sanitari del 118 arrivano sul posto trovano il ragazzo disteso sul pavimento del bagno, con un buco nello stomaco. A terra ci sono poche tracce di sangue e undici bossoli. Come se il vigilante avesse trovato la forza di colpirsi dopo aver scaricato l'arma e aver lasciato una pallottola solo per sé, per placare il dolore. Insieme arriva anche la polizia e poco dopo gli investigatori della sezione Omicidi della Squadra mobile. Nella casa e nel giardino attorno si fanno i rilievi. Mentre il vigilante viene trasportato all'ospedale Sant'Eugenio. I medici lo portano di corsa in sala operatoria. L'emorragia interna, se continua, potrebbe essere letale. Nel pomeriggio i parenti del ragazzo tirano un sospiro di sollievo: le lesioni sono state chiuse, è fuori pericolo. Gli investigatori devono mettere a fuoco i passaggi di questa vicenda, sino all'epilogo finale, al colpo di pistola che gli ha forato la pancia. Il colloquio coi familiari chiarisce molto, ma la versione finale dei fatti è lo stesso vigilante a fornirla. Ha tradito la sua ragazza due mesi prima di portarla sull'altare per prenderla in moglie. Ci ha pensato, ripensato. Quella storia è diventata rimorso e quel peso lo ha sopraffatto fino a togliergli il senno.