Colli Aniene, finalmente il certificato di abitabilità
Lo scorso marzo il IX Dipartimento del Comune di Roma ha chiesto all'avvocatura comunale un parere su come rilasciare il certificato alle abitazioni e ai locali commerciali di questo quartiere. E l'avvocatura ha risposto. «Era il momento di dare certezze ai cittadini - risponde l'assessore capitolino Fabrizio Ghera - Una situazione trascinatasi per decenni doveva trovare soluzione immediata e permettere di vivere nella legalità a gente che ha pagato per quegli appartamenti e per quei negozi». L'area fu edificata 35 anni fa da cooperative secondo il Piano di Zona 15 Tiburtino Sud. La vicenda nacque male (cooperative fallite o in gravi difficoltà) e gestita ancora peggio, con gli uffici comunali che in tre decenni hanno perso alcuni dei fascicoli sulle posizioni di diverse realtà. Situazione «fotografata» in due disegni di delibera d'epoca veltroniana, che dovevano risolvere tutto e che, invece, rimasero nel cassetto. L'amministrazione comunale non potendo ricostruire, solo per alcune cooperative, la posizione debitoria su fondi anticipati dal Comune stesso per opere di urbanizzazione e su aree per servizi mai cedute, ha evitato di rilasciare l'abitabilità a tutti. In più, da oltre due anni alcuni residenti di Colli Aniene si sono visti multare proprio perché stavano in case senza abitabilità. La soluzione oggi sembra a portata di mano per quelle realtà realizzate a Colli Aniene da cooperative con una posizione chiara, in regola nei confronti del Comune. Dopo oltre tre decenni, potranno avere presto l'abitabilità. Si tratta dei lotti edificati da A.I.C., Auspicio, Castiglione, F.lli Fabrizi, Gianni Boccaleone srl, Scarpitti. Resta da capire quale sarà il compromesso sulle aree che dovevano essere cedute gratuitamente (mai avvenuto) al Comune in cambio delle edificazioni. Il IX Dipartimento suggerisce un iter in due punti ritenendo forse caduto in prescrizione l'obbligo a cederle e per evitare contenziosi legali su quei terreni visto che il Comune, pur non possedendoli, vi ha disposto varianti urbanistiche e la costruzione di Pup. La proposta: sottoscrizione, tra Comune di Roma e proprietari delle aree non ancora cedute, di un accordo di cessione in cambio dell'assegnazione di cubature non residenziali nei piani di zona; rilascio del permesso di abitabilità, «fermo rimanendo il diritto dell'Amministrazione alla regolarizzazione di situazioni ancora pendenti tra Comune di Roma e Operatori».