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Cal in salita, slitta scelta del presidente

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Niente di fatto al Cal, il Consiglio della autonomie locali del Lazio, per la nomina del suo presidente. La prima seduta del nuovo organismo, formato da 40 membri che rappresentano gli enti locali della regione, è stata sospesa e aggiornata a lunedì 27 aprile. La sospensione si è resa necessaria in seguito alla mancanza di unanimità nell'indicazione del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, a presidente dell'assemblea. Il primo ad esprimere qualche perplessità sulla scelta di Zingaretti, la cui candidatura era stata avanzata dal presidente dell'Anci Lazio Francesco Chiucchiurlotto, è stato il sindaco della Capitale Gianni Alemanno. Quest'ultimo, infatti, prima ancora di entrare nell'Aula della Pisana aveva annunciato che non ci sarebbe stato il consenso del Campidoglio alla candidatura di Zingaretti. Un concetto ribadito subito dopo durante i lavori del Cal. «Non deve essere scontata una riflessione sulla presidenza di questo Consiglio - ha rimarcato Alemanno - Credo che non dovrebbe essere scartata l'idea che la presidenza sia affidata alla minoranza, per un equilibrio di forme ed espressione. Per dare valori ai territori deve essere esaminata l'idea di una presidenza che rappresenti i Consigli comunali e i Comuni, che rappresentano la periferia della Regione». Immediata la risposta di Zingaretti, che pur potendo contare sulla maggioranza dei voti, ha deciso di fare un passo indietro per far sì che l'elezione del presidente possa avvenire con il più ampio consenso possibile. «Non posso sottacere alla proposta avanzata qui dal sindaco Alemanno di verificare tutte le ipotesi affinché il primo atto fondativo sia unitario e da compiere con il consenso all'unanimità o alla stragrande maggioranza - ha precisato il presidente della Provincia di Roma - La mia disponibilità alla candidatura per la presidenza del Consiglio delle autonomie locali era "di servizio" e per dare possibile autorevolezza, ma se ci fossero condizioni per arrivare a una soluzione più condivisa sono d'accordo». D'altra parte, come ha spiegato il presidente della Regione Piero Marrazzo nel suo intervento, il Cal nasce con l'idea di rafforzare «il dialogo tra le istituzioni». Il presidente della Pisana Guido Milana, invece, ha ricordato che «la Regione ha scelto la strada della partecipazione per la costituzione di questo organismo». Alla prima riunione del Consiglio non ha partecipato «per protesta» il presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani: «Il Cal, così come è stato definito dalla Pisana è inutile». «Netta contrarietà» a un'eventuale presidenza Zingaretti anche per Andrea Simonelli ed Enrico Folgori, capogruppo e vice capogruppo del Pdl alla Provincia di Roma. Chiaro anche Domenico Moselli (Pd), membro del Cal: «Il Popolo delle Libertà dovrebbe fare ordine delle proprie idee: a Cusani che afferma che il Cal è un ente inutile fa eco Torelli che lo riconosce quale seconda Camera regionale e Stabile che assume un'ulteriore posizione. Commenti che lasciano riflettere visto che il Cal è un organismo previsto dalla Costituzione e previsto nello Statuto della Regione Lazio varato dalla Giunta Storace. Si tratta, insomma, di una polemica tutta interna al Pdl»

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