Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Crepe nelle pareti della scuola, genitori in allarme

default_image

  • a
  • a
  • a

La mensa e la palestra sono chiuse. Dopo le scosse in Abruzzo si è verificato il distacco di un sottile strato superficiale della tinteggiatura e la presenza di piccolissime crepe nelle pareti. Il capogruppo del Pdl nel XVII Municipio Luca Aubert chiede a tutti gli enti competenti «di verificare l'agibilità di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado presenti sul territorio». «I genitori sono giustamente preoccupati - ha aggiunto il consigliere del Pdl in Municipio XVII Fabio De Benedictis - per chi ha i figli in uno stabile che non si capisce in che condizioni sia e dove nessun responsabile scolastico è in grado di dare direttive certe in merito alla reale condizione d'agibilità dell'edificio. È giusto attendere le verifiche ispettive della commissione tecnica e dei vigili del fuoco, già presenti sul luogo e al lavoro da stamattina. Solo a seguito di una loro certificazione di agibilità o inagibilità si potrà far luce sulla vera condizione della scuola Vico». Da più parti si chiede un Consiglio straordinario in Municipio alla presenza dei cittadini per riferire e chiarire le condizioni non solo della scuola Vico, ma anche della situazione della scuola Adelaide Cairoli e degli stabili lesionati in Via Andrea Doria, Via Tunisi e Via Santamaura. Gli appelli a controlli che allontanino ogni preoccupazione arrivano anche dal presidente del Consiglio municipale Giovanni Barbera: «Auspichiamo - dice - che tale episodio rappresenti un impulso affinché anche a Roma le istituzioni preposte, a qualsiasi livello, vigilino attentamente sulle condizioni delle nostre scuole e delle altre strutture pubbliche. È evidente che qualche problema c'è se nel nostro Paese l'80% degli edifici scolastici risulta ancora fuori normai». Intanto l'assessore capitolino alla Scuola Laura Marsilio ha fatto sapere che sono già arrivate segnalazioni da alcuni Municipi di Roma in cui le famiglie di bambini abruzzesi, trasferiti nella Capitale, chiedono che i loro figli possano frequentare le scuole di infanzia e gli asili. Sulle scuole a rischio Marsilio ha rassicurato che «non ci sono situazioni a rischio».

Dai blog