Springsteen, è bufera sul concerto
Ilprefetto Pecoraro punta a spostare la data, o magari il luogo, del mega concerto di Bruce Spingsteen, previsto per il 19 luglio allo Stadio Olimpico, in concomitanza con i Mondiali di Nuoto, al Foro Italico dal 18 luglio al 2 agosto, ribadendo ieri a mezzo stampa: la sicurezza prima di tutto. Non ci stanno però gli organizzatori, e ribadiscono anche loro che «per impegni internazionali dell'artista, ma soprattutto per rispetto del suo pubblico, è improbabile pensare ad uno spostamento di data o di sede del concerto stesso, per il quale sono già stati venduti poco meno di 40 mila biglietti, oltre metà dei quali di posto numerato», ha «tuonato» Claudio Trotta della Barley Arts, società organizzatrice del concerto del «Boss». E a sbrigliare la matassa non è servita neanche la telefonata del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, accanito fan di Springsteen, al prefetto Pecoraro per cercare di convincerlo a mantenere data e luogo dello spettacolo più atteso dell'estate capitolina. In mezzo alla vicenda c'è finito l'assessore alla Cultura Umberto Croppi. «Ho ricevuto un sacco di messaggini - ha confessato - per trovare una soluzione e per garantire che il concerto di Bruce Springsteen in calendario a Roma il 19 luglio si faccia. Subito dopo Pasqua, a partire da martedì, mi metterò in contatto con il prefetto, muovendomi anche con passi ufficiali. Al momento l'ipotesi di una sede diversa per il concerto, così da non far saltare la data già stabilita, non ha trovato possibilità di concretizzarsi. I miei uffici stanno valutando le possibili alternative ma soluzioni alternative per il luogo non ce ne sono. Martedì affronteremo il problema ma io - sottolinea Croppi - sono ottimista». E chissà se proprio l'ottimismo non aiuterà le parti in causa (prefettura, Coni, Comune e, non da ultimo, Bruce Springteen) per uscire da un'impasse che rischia di diventare il tormentone di primavera. La riunione è fissata subito dopo Pasqua, tra mercoledì e giovedì. Sul tavolo, da una parte i doverosi appunti sull'ordine pubblico e sulla difficoltà di gestire un evento mondiale, con l'arrivo di centinaia di delegazioni internazionali, oltre alle migliaia di atleti e spettatori, dall'altra un concerto di altrettanta importanza internazionale (sarebbe la prima volta del «Boss» all'Olimpico), e che spostare creerebbe enormi problemi organizzativi, considerando il fatto che sono stati già venduti circa 40 mila biglietti. L'unica alternativa prospettata è quella di Capannelle ma problemi logistici porterebbero a scartarla a priori. Resta quindi l'Olimpico come sede favorita. E se lo spostamento della data (la prima utile sarebbe a settembre) è stato al momento elegantemente rifiutato dai promoter, è pur vero che la consuetudine ha messo già alla prova lo svolgimento in contemporanea di grandi eventi, come ad esempio la finale degli Internazionali di Tennis e la partita di campionato. Il «sistema», insomma è ben tarato. E sarà questa l'arringa da esporre davanti al prefetto Pecoraro che però dalla sua ha l'argomento più convincente: garantire l'ordine pubblico. La soluzione tuttavia potrebbe essere più banale del previsto: spostare semplicemente l'orario di inizio del concerto. Sus. Nov.