Derby, il terremoto non ferma la violenza

Neanchei lutti in Abruzzo hanno fermato la violenza allo stadio. Un inglese accoltellato a Ponte Milvio (è stato portato al Gemelli), due tifosi arrestati, cinque denunciati, uno medicato, un operatore Rai aggredito alle spalle e rimasto ferito a una mano e a un ginocchio, e 5 accette, 8 coltelli e 13 fumogeni trovati in un borsone fuori dall'Olimpico. È il bilancio degli scontri avvenuti ieri pomeriggio tra le due tifoserie durante e dopo il derby di calcio Lazio-Roma. Le ore prima della partita erano state all'insegna della solidarietà, con la consegna da parte dei tifosi di generi alimentari e confezioni di acqua destinati alla popolazione sfollata dal terremoto. Subito dopo però qualcuno ha preparato la guerra. Prima del fischio d'inizio a piazzale della Farnesina agenti della Digos hanno trovato un borsone con dentro armi bianche e lacrimogeni. Un tifoso laziale, M. A., 38 anni, è stato arrestato perché voleva scagliarsi contro i romanisti brandendo una cinta. Allo stadio, durante il secondo tempo, la calma non ha retto, resa frangile anche dalle discussioni tra i giocatori in campo. Un tifoso della Roma, B.C., 29 anni, col volto travisato, è piombato nella Tribuna Tevere cercando di colpire i tifosi avversari, anche lui brandendo una cinta. Un signore con in braccio il figlio si è trovato in mezzo ai tafferugli: con le braccia ha cercato di riparare il piccolo ed è fuggito. La sconfitta della Roma ha dato il via al peggio. La Tribuna Tevere è diventata un ring. La battaglia è proseguita fuori. A largo Maresciallo Diaz le forze dell'ordine hanno caricato gli ultrà e hanno dato la caccia a due di loro fuggiti attraverso la vegetazione a ridosso del fiume. Fuori lo stadio, sotto la Tribuna Tevere, stesse scene. L'operatore del Tg3 Lazio che stava filmando, Simone Trentini, si è visto accerchiato da una decina di romanisti, coi cappucci tirati su, le bandane tese sul naso e manganelli in mano. Racconta l'operatore: «Mi hanno accerchiato urlandomi di andarmene. Poco prima avevo intervistato alcune persone uscite in gran fretta dallo stadio perché i romanisti si coprivano il volto e caricavano in tribuna Tevere. Questo non è tifo: io sono romanista, ma questo non è amore per il calcio». Arresti a parte, ecco il bilancio finale. Cinque persone denunciate a piede libero: 2 tifosi romanisti, T.G. di 22 anni e V.M. di 28, sorpresi mentre cercavano di scavalcare dai distinti alla curva sud; un laziale, F.S., 19 anni, ha fornito un documento falso durante i controlli ai tornelli. E infine due tedeschi, tifosi della Lazio, R.D., 30 anni, e K.C. di 21, entrambi di Berlino che a fine partita, hanno invaso il terreno di gioco dalla Tribuna Tevere.