Rapina al portavalori Stangata alla Sipro: pochi sistemi di difesa

Èil provvedimento preso il 26 marzo contro l'istituto di vigilanza Sipro dal prefetto di Roma a seguito di un'indagine della polizia amministrativa diretta da Edoardo Calabria. Secondo gli investigatori «dagli accertamenti effettuati in merito emerse che non era stato utilizzato il prescritto sistema di difesa passiva ad avanzata tecnologia di macchiatura delle banconote e non erano state rispettate le procedure relative alla fase di consegna dei valori». Commenta il segretario nazionale del sindacato Savip, Vincenzo Del Vicario. «Avevamo avuto il sentore che qualcosa non andava. Ecco che dopo circa cinque mesi - sottolinea - si viene a scoprire che la Sipro non aveva tutte le carte in regola. Almeno così sembra visto il verbale elevato dalla polizia amministrativa nel corso di un controllo che ha indotto il prefetto di Roma a procedere all'incameramento della cauzione». Si chiede Del Vicario: «Come possono istituti di vigilanza continuare a operare ricevendo certificazioni mirabolanti quando le loro condizioni sono quelle accertate dai controlli della Questura?».