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Corsini: "Il Prg si può modificare"

Il centro di Roma

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Il Consiglio di Stato ha salvato il Piano regolatore ma il Comune annuncia la possibilità di apportare modifiche. «Non è detto che non ci si possa metter mano», ha spiegato l'assessore capitolino all'Urbanistica Marco Corsini, a margine della riunione di Giunta in merito alla sospensione della sentenza del Tar del 19 marzo che di fatto bocciava il Prg. La linea della Giunta Alemanno è semplice: «Modificare il Prg era nel programma elettorale - ha spiegato Corsini - questa poteva essere un'occasione per farlo, non è detto che alla fine non ci si possa riuscire». E se da un lato il segretario regionale del Pd Roberto Morassut, allora assessore all'Urbanistica, esulta: «Torna la certezza sullo sviluppo urbanistico di Roma, chi sperava che i giochi si potessero riaprire esce battuto», c'è il presidente della commissione Urbanistica Marco Di Cosimo che invita alla cautela: «Siamo in una situazione di stand-by, rimane l'incertezza, il 7 luglio c'è il giudizio di merito, fino ad allora sarebbe difficile rilasciare concessioni coerenti con il vecchio e il nuovo Prg». Insomma, almeno fino a luglio, tutto resterà bloccato. Infatti, con il pronunciamento del Consiglio di Stato la sentenza del Tar è stata solo sospesa, anche se la bocciatura appare già totale. Infatti i magistrati amministrativi di secondo grado hanno rilevato come «il vizio procedimentale ravvisato dal primo giudice, che costituisce motivo unico e assorbente dell'annullamento degli atti impugnati (il ricorso al Tar era stato presentato dalla società Boadicea Property Service Co Limited) appare superato dal successivo intervento in sede di approvazione del Prg dello stesso Consiglio comunale, del quale si era lamentato il mancato intervento in sede di verifica delle modifiche introdotte dalla Conferenza istruttoria». Insomma, «la procedura seguita è corretta», il Prg approvato il 12 febbraio 2008 durante gli sgoccioli dell'amministrazione Veltroni sarebbe valido. Secondo Palazzo Spada le modifiche apportate al Piano dalla Conferenza di copianificazione non comportavano un ulteriore voto in Consiglio. L'approvazione finale dell'Aula avrebbe sanato tutti i vizi procedimentali. Anche se, come ha annunciato Di Cosimo, bisognerà attendere almeno il 7 luglio, il giorno in cui è stata fissata l'udienza per l'esame nel merito.

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