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Carceri, via libera a 61 progetti Più attenzione ai minori

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Ilrelativo schema di deliberazione di Giunta ha ricevuto ieri parere favorevole prima dalla commissione Sicurezza, presieduta da Luisa Laurelli (Pd) e poi dalla commissione Affari istituzionali, presieduta da Wanda Ciaraldi (Popolari per Marrazzo-Pd). Lo rende noto l'area informazione della Pisana. Attraverso lo scorrimento della graduatoria le iniziative complessivamente finanziate, a partire dal 2008, arrivano a 61. Si tratta di progetti presentati da cooperative, associazioni e organizzazioni di volontariato e finalizzati al reinserimento sociale o accesso al lavoro di persone sottoposte a misura penale (adulti e minori), al miglioramento della qualità del trattamento di adulti, minori e bambini figli di madri detenute e al miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori penitenziari. I primi 25 progetti sono stati finanziati lo scorso anno attraverso i 750 mila euro destinati agli interventi a sostegno della popolazione detenuta, per lo scorrimento della graduatoria si fa ricorso ad ulteriori 710 mila euro stanziati nel bilancio 2009. In particolare si è parlato dello stato di realizzazione dell'istituto per la custodia attenuata delle madri detenute con figli minori e della mancata apertura del nuovo carcere di Rieti, «una struttura ben attrezzata, che può accogliere fino a 250 detenuti - ha precisato Annamaria Massimi (Pd) - ma priva di personale». La presidente Laurelli ha, quindi, proposto di presentare una mozione urgente al Consiglio Regionale per sollecitare l'intervento del Ministero della Giustizia: «la struttura rischia il deperimento per mancata utilizzazione. Il Ministero deve assumere personale e ad avviare almeno il trasferimento delle persone attualmente detenute nel vecchio carcere, assolutamente inadeguato ad ospitarle». In conclusione la Presidente Laurelli ha proposto al consigliere Mariani, presidente della commissione Lavoro e politiche sociali, la convocazione di una seduta congiunta per verificare lo stato di attuazione della legge regionale sui diritti dei detenuti (7/2007) da parte dei diversi assessorati interessati.

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