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Racz: non odio l'Italia, mi sento umiliato

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KarolRacz, il romeno scarcerato lo scorso 23 marzo dal Riesame e scagionato anche dall'accusa di aver partecipato alla violenza sessuale ai danni di una ragazzina nel parco della Caffarella il giorno di San Valentino, ha detto però di sentirsi «umiliato» per essere stato accusato di un reato così vergognoso. Intanto i giudici del Riesame in nove pagine hanno motivato la decisione di far uscire dal carcere di Regina Coeli il romeno. «Non c'è corrispondenza tra le fattezze fisiche generali descritte dalla donna (la 41enne violentata il 21 gennaio al Quartaccio ndr.) che per il resto sono comuni a un numero indefinito di individui appartenenti a una certa etnia - scrivono i giudici - e il riconoscimento fotografico non è valso a garantire il raggiungimento di un risultato che di per sè possa essere positivamente apprezzato sotto il profilo probatorio, essendosi la donna espressa solo in termini di forte somiglianza». E a Racz è arrivata, infine, un'offerta di lavoro anche da Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi.Au.Par.

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