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Proroga sfratti, il prefetto dice sì

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Così il prefetto Giuseppe Pecoraro commenta l'incontro con il sindaco Alemanno, il presidente della Regione Marrazzo e gli assessori alla Casa di Comune, Provincia e Regione, Anotniozzi, Cecchini e Di Carlo. Per il prefetto «è necessario un intervento del Governo in modo tale da poter rinviare o comunque avere un riferimento per gli sfratti. «Abbiamo tempo fino al 7 giugno per trovare una soluzione legislativa, su Roma, che possa tradurre in legge il blocco degli sfratti - ha detto il sindaco Alemanno - il termine si riferisce alla data delle elezioni europee che, insieme con le festività pasquali e il vertice del G8 non rendono possibile utilizzare la forza pubblica per gli sfratti. Dopo quella data, per evitare che i provvedimenti vengano resi esecutivi bisogna che sia pronta una legge che li blocchi. Per questo - ha aggiunto il sindaco - mi impegno a sollecitare i gruppi parlamentari e il governo perché ci sia questa legge. In secondo luogo bisogna fare in modo che il piano casa sia accelerato». Marrazzo ricorda che «entro 90 giorni siamo obbligati come Regione a tradurre in legge l'accordo quadro tra enti locali e Governo che ha dato le linee guida sulla casa. Questo nostro strumento sarà importante perché oltre a recepire le direttive del piano casa essenzialmente di carattere urbanistico, potrà legare la questione dell'emergenza casa attraverso la valorizzazione dell'housing sociale e dell'edilizia residenziale pubblica». Sempre sull'emergenza casa, Antoniozzi ha sottolineato che «abbiamo 300 milioni in tre anni che provengono dalle alienazioni degli 8 mila alloggi Erp e 50 milioni per i cambi di destinazione d'uso. Un pacchetto per quasi 450 milioni in tre anni che ci consentirà di assegnare le case ai punti 10». Critiche dalla Confedilizia: «Nulla cambia: anche il sindaco Alemanno non trova di meglio che reclamare l'immediato blocco degli sfratti, almeno fino alla fine dell'anno. Avevamo pensato ad un impeto momentaneo, ma la richiesta è reiterata, senza troppo curarsi dei danni derivanti».

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