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La crisi colpisce il mercato del lavoro

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Solo nella capitale sarebbero infatti a rischio quest'anno circa 40 mila posti. Neanche l'artigianato, che fino ad oggi ha retto meglio il contraccolpo della congiuntura economica negativa, soprattutto sul fronte occupazionale, sarebbe più in grado di garantire quel rapporto datore di lavoro-lavoratore, che in un certo senso ha sempre contraddistinto le imprese del settore. È il fenomeno che preoccupa di più la Cna Lazio che ieri ha presentato il rapporto congiunturale sull'artigianato nella Regione, promosso insieme all'Istituto Tagliacarne. Anche perché, paradossalmente, riguarda in misura più ridotta le piccole e piccolissime imprese (che vedono proprio come ultima soluzione quella di «licenziare» il personale), e si concentra nelle imprese più grandi e strutturate. Su un panel di 500 imprenditori intervistati per l'indagine, il 12,5% tra le imprese con 10-19 addetti è infatti più propenso a ridurre l'organico, a fronte del 5,9% tra quelle con 6-9 addetti e del 5,6% tra quelle più piccole. Accanto al rischio occupazionale, l'altro dato che preoccupa è la flessione del 9,5% del fatturato complessivo rispetto al I semestre 2008, che per le imprese più piccole, tra 1 e 5 addetti, arriva al -50,2%. Un andamento negativo che ha investito tutti i settori di attività ad eccezione dell'alimentari che registra addirittura un lieve aumento. Le difficoltà del sistema appaiono evidenti anche dalle motivazioni che hanno spinto gli imprenditori a chiedere un finanziamento alle banche: circa il 50% del campione, infatti, lo ha fatto per soddisfare esigenze di liquidità. Ma non solo. Come sottolineato dal Presidente della Cna Lazio Antonio Zanganella «il 62% delle imprese ritiene sia peggiorata la situazione dell'accesso al credito». Dunque la «ricetta» dell'associazione per affrontare la crisi economica: agevolazioni fiscali, incentivi per gli investimenti, sostegno all'accesso al credito e semplificazione amministrativa con una riduzione dei tempi di pagamento da parte della pubblica amministrazione. Pronta la risposta dell'assessore regionale alle pmi Francesco De Angelis: «Per gli artigiani – ha detto – stiamo tamponando l'emergenza credito con un pacchetto da 75 milioni di euro finalizzato a irrobustire i Confidi, strutture indispensabili nel rapporto banca-impresa. Poi, attraverso il Testo unico sull'artigianato, mettiamo in campo incentivi mirati alle esigenze delle imprese soprattutto per quanto attiene l'apprendistato e la formazione di giovani». Dam. Ver.

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