Mondello: «Così batteremo la crisi»
Dopo quasi quattro mesi dalle dimissioni, Andrea Mondello torna presidente della Camera di Commercio di Roma. Non è stato semplice ricomporre i conflitti tra le organizzazioni d'impresa ma alla fine è arrivato l'accordo. Mondello riprende il timone per il prossimo anno e mezzo, mentre il numero uno di Confcommercio Lazio, Cesare Pambianchi, conquista il vertice di Investimenti spa, una delle società più importanti di Piazza di Pietra: «Pambianchi è competente, sono certo che sarà in grado di valorizzare ancora di più un grande investimento come la Fiera», sottolinea il leader della Camera di Commercio. Ma la crisi economica incombe e catalizza gli sforzi. Mondello ostenta fiducia. Uno come lui, alla guida delle aziende romane dagli anni Novanta, quando la Capitale era nota soltanto per ministeri e impiegati pubblici, tiene i piedi per terra ma avverte: «Serve il consenso di tutte le istituzioni». Sarà che in questi tempi è l'economia (e non più la politica) a dettare la linea, fatto sta che, rispetto a pochi mesi fa, si può tirare un sospiro di sollievo. Presidente Mondello, a dicembre si è dimesso a causa dei contrasti nella Camera di Commercio. Cosa l'ha convinta a tornare? «Il clima è cambiato, altrimenti non avrei mai pensato di portare a termine quest'anno e mezzo di mandato. Ma adesso voglio realizzare i progetti che abbiamo previsto per rispondere alla crisi». Crede che Roma e il Lazio abbiano gli strumenti per superare le turbolenze economiche? «Siamo di fronte a una congiuntura negativa ma transitoria. Penso che la crisi non sarà lunghissima. Dobbiamo privilegiare i provvedimenti a breve termine, quelli che avranno un effetto immediato sulle nostre aziende». Cioè? «La priorità è quella di favorire il credito alle piccole e medie imprese, finanziando innanzitutto i Confidi. Ovviamente resta l'impegno per le infrastrutture, il turismo e la cultura. Ma in questo momento la chiave di volta sta nei tempi di azione, che devono essere immediati». Pensa che le misure prese dagli enti locali siano efficaci? «Dobbiamo lavorare all'unisono con Regione, Comune e Provincia. Fra tre mesi ci sono scadenze importanti per le piccole e medie imprese che hanno bisogno di liquidità. Il valido strumento dei Confidi va integrato. Nella nostra regione abbiamo creato Banca Impresa Lazio: sono curioso di verificarne i risultati. Mi piacerebbe esportare l'idea anche al resto del Paese». Tra pochi mesi scadrà il suo mandato alla presidenza di Unioncamere... «Il tema resta sempre quello della condivisione: sto verificando la qualità del consenso che ho intorno a me».