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La Clinica delle Bambole si trasferisce a piazza del Popolo

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Lasignora Pierina Cesaretti, titolare da oltre venti anni della storica «clinica delle Bambole», in largo Magnanapoli dal 1939, ha infatti accettato l'alternativa del Campidoglio di trasferirsi in via Flaminia, a due passi da piazza del Popolo. Si chiude così una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso per almeno due anni la famiglia Cesaretti e le associazioni di categoria. La bottega, di proprietà del Comune, era stata venduta da risorse per Roma a una società privata, con una procedura di acquisto che è ancora al vaglio della magistratura. Da qui lo sfratto inviato alla signora Cesaretti. Uno sfratto che avrebbe significato la chiusura dell'ennesima bottega storica della Capitale e dell'ultima «clinica delle bambole» dove ancora si lavora con ago e forbicine e i tessuti vengono restaurati. Una vicenda, quella della Clinica delle Bambole che ha mobilitato comune e associazioni. La battaglia condotta in prima linea dalla signora Cesaretti è stata sostenuta dal presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone, dal suo predecessore, Pino Galeota e dall'associazione Negozi storici, presieduta da Stefano Biagini. Nell'ultima manifestazione per salvare la bottega delle bambole erano presenti anche molti artigiani storici della Capitale, tutti a rischio chiusura. Ora però c'è una speranza diversa. La Clinica della Bambole continuerà a vivere in un locale di 60 metri quadrati in via Flaminia 58, dove si trasferirà tra circa un mese. Soddisfazione da parte del presidente Mollicone. «Pur con rammarico per l'impossibilità di far proseguire l'attività là dove si era tenuta per 70 anni, non possiamo che essere sollevati dalla soluzione trovata per la Clinica delle Bambole - commenta Mollicone -. La situazione giudiziaria era troppo avanti perché il Comune potesse intervenire nel merito, ma una simile alternativa è la concreta dimostrazione della volontà del sindaco Alemanno di voler tutelare le botteghe storiche nei fatti, e non solo a parole. Ricordiamo, a tal proposito, che a seguito del nostro pubblico appello, lo stesso sindaco Alemanno con l'assessore Bordoni, hanno rifinanziato per 300 mila euro i sostegni alle botteghe storiche dopo 7 anni senza finanziamenti». «Profonda soddisfazione per l'operato dell'amministrazione comunale», è stata espressa anche dal direttore della Cna di Roma, Lorenzo Tagliavanti. Sus. Nov.

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