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Degrado e sicurezza Fontana di Trevi trasformata in un suk

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Degrado,abusivismo e bazar a cielo aperto continuano a preoccupare i comitati di quartiere. A mobilitare residenti, commercianti e associazioni, sono l'abusivismo commerciale e l'invasione degli ambulanti. Uno dei luoghi più caratteristici di Roma trasformato in un «suk». Il flusso di frequentatori ogni giorno è piuttosto variegato: ci sono i giovani innamorati che chiudono il loro lucchetto alla grata della chiesa di San Vincenzo e Anastasio, situata all'angolo fra piazza Fontana di Trevi e via San Vincenzo. Il «rituale dell'amore» prosegue con il lancio della chiave nella storica fontana. Ci sono poi gli allegri schiamazzi dei turisti di passaggio nella città eterna, alla ricerca di un ricordino romano da portare a casa e mostrare agli amici. Trovano a disposizione un banco, dove possono scegliere souvenir di ogni tipo. Gadget di Papa Benedetto XVI, macchinette fotografiche usa e getta, miniature di storici monumenti. Anche i romani frequentano la piazza, magari cercando di acquistare una borsa «tarocca». Il Comitato «Ricominciamo da Trevi» è stato uno dei primi a protestare. Lamenta che lo storico luogo sia invaso da venditori ambulanti. Anche il Comitato «Insieme per Difenderci», informato sulla questione, è intervenuto in merito. «Siamo solidali con l'associazione «Ricominciamo da Trevi» che chiede più decoro per la piazza - afferma il presidente Giorgio Forti - Sono d'accordo che servirebbe un censimento degli ambulanti, per vedere chi è veramente regolare e chi no». Senza poi dimenticare l'annosa questione delle monetine lanciate nella Fontana. Nel 2005 quattro addetti alle pulizie del monumento vennero arrestati per il reato di appropriazione indebita. I proventi furono quantificati in circa 2 mila euro alla settimana. Ma l'ultima assoluzione in merito sembra invece incentivare chiunque ad appropriarsene per fini personali.

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