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Casa, nascerà un fondo etico

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Sonostati questi i temi principali del convegno «Patrimonio pubblico: recupero, valorizzazione, e rottamazione» promosso dall'associazione «Il Chiasmo dei Territori» in collaborazione con Tecnoborsa, Fiabci e lo studio legale MM&A. A confrontarsi durante la tavola rotonda l'assessore capitolino al patrimonio e alla casa Alfredo Antoniozzi, l'assessore alla casa del Comune di Milano Gianni Verga che ha parlato dell'esperimento meneghino del fondo immobiliare e l'assessore all'urbanistica della Provincia di Napoli Domenico Moccia. «L'emergenza abitativa a Roma è forte, ed è dovuta anche all' indebolimento del ceto medio che, in linea di massima è solvibile, ma davanti a una spesa imprevista si trova in difficoltà a pagare mutui o affitti - ha detto Antoniozzi - è per questo che vogliamo istituire un fondo etico: Comune, Provincia e Regione possono fare da garanti rispetto alle fasce più deboli. Il patrimonio pubblico inoltre non deve essere un bene statico, e alcune valorizzazioni realizzate negli ultimi mesi sono state finalizzate alla ricerca di finanziamenti da destinare all'emergenza abitativa». Antoniozzi ha specificato anche che il Comune non intende aggredire l'area dell'Agro Romano («Abbiamo trovato 18 aree per edificare in housing sociale») e che la proposta del mutuo sociale in base «all'italianità» non è fattibile («Meglio un premio non discriminatorio alla romanità: per chi ci è nato, per chi ci vive da tanto, per chi ci lavora»). Al convegno, fra gli altri, sono intervenuti anche Luciano Gallo, presidente di «ll Chiasmo dei Territori», Giampiero Bambagioni di Tecnoborsa e Paolo Datti di REAAS.

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