Maxipiano casa del Comune
Quasi 300 milioni di euro destinati all'emergenza abitativa di Roma, il 25% dei quali andrà alle occupazioni abusive riconosciute in passato. «Nel Bilancio comunale - spiega l'assessore capitolino al Patrimonio e alla Casa Alfredo Antoniozzi - saranno stanziati 82 milioni provenienti da Comune, Regione e Governo, che si aggiungono ai 49 milioni derivanti dalla valorizzazione dei cambi di destinazione d'uso per acquistare più di 300 appartamenti. Previsti anche 300 milioni di euro da spalmare su tre anni. Circa il 25% andrà alle occupazioni abusive riconosciute in passato» e ai residence. Intanto Alemanno ha incontrato il prefetto Pecoraro al quale avrebbe chiesto di bloccare lo sfratto delle fasce deboli, in accordo con Regione e Provincia. E se il Campidoglio si impegna sul fronte casa, anche la Regione non sta ferma: procedure dia (denuncia inizio attività) più rapide e trasparenti; snellimento dell'iter di chi detiene il vincolo architettonico; premi di cubatura per le demolizioni-ricostruzioni solo per gli edifici fatiscenti delle periferie; nelle zone di pregio facilitazioni ai frazionamenti, senza cambi di destinazione d'uso. È quanto potrebbe proporre la Regione alla prossima conferenza Stato-Regioni sul piano casa prevista per martedì. E la commissione Casa della Regione ha approvato una delibera di Giunta che garantisce un anno e mezzo senza pagare il mutuo sulla prima casa per chi dal 2002 al 31 dicembre ha acceso un mutuo. Passato il periodo per cui varrà la fidejussione, non superiore a 18 mila euro, si tornerà a pagare. Potrà usufruirne chi ha un reddito Isee fino a 25 mila euro e si trova in una di queste situazioni: perdita del lavoro di un familiare; difficoltà economiche per morte, malattia o infortunio di un componente del nucleo; contratto di lavoro atipico; separazione; aumento del numero dei componenti il nucleo familiare dopo l'accensione del mutuo.