Eccellenze laziali low-cost Al Vinitaly con venti etichette
Ilvino a tavola mette allegria. Non può mancare. Aiuta ad accantonare i problemi della crisi economica. Ecco perché, quest'anno, il Lazio avrà una marcia in più. Punterà, oltre che sull'eccellenza, anche sul competitivo rapporto prezzo-qualità. Alla 43esima edizione del Vinitaly, in programma dal 2 al 6 aprile a Verona, infatti, l'assessore regionale all'Agricoltura, Daniela Valentini e il commissario straordinario Arsial, Fabio Massimo Pallottini porteranno oltre 20 etichette low-cost, tra vini bianchi, rossi e dolci che saranno vendute a prezzi contenuti, tra i 5 ed i 12 euro. E nonostante la crisi, saranno 85 le aziende vitivinicole presenti a Verona. «Abbiamo voluto abbassare le spese di partecipazione per garantire una presenza massiccia delle nostre aziende», ha detto Pallottini, «molte delle quali hanno aderito alla nostra politica "Bere bene a poco", attenta ad ottimizzare la commercializzazione dei prodotti». I numeri del Lazio si commentano da soli: 85 produttori vitivinicoli, 35 banchi d'assaggio, oltre 2600 mq di stand, per 26 Doc, 1 Dogt e 4 Igt, e 18 aziende olivicole. E poi c'è Palatium, la prestigiosa Enoteca del Lazio di via Frattina, che «mette le ruote» e torna al Vinitaly più carica che mai, dopo gli strepitosi successi dell'anno scorso. Con le sue produzioni agroalimentari di settecento aziende. «Anche durante la crisi economica vogliamo che le nostre aziende moltiplichino il giro d'affari, forti del rapporto qualità-prezzo, e i consumatori non rinuncino a godere del proprio vino», ha precisato l'assessore Valentini, «portiamo a Verona il meglio del nostro patrimonio enologico». Mille le iniziative: il volume «Per Bacco, Versi DiVini», di Filippo Bettini, che raccoglie le poesie sul vino nei secoli, da Omero a Trilussa declamate da Paola Pitagora; la distribuzione nella Gdo, la partecipazione del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti con il suo assessore Aurelio Lo Fazio, sulle tre strade dei vini; la formazione di camerieri e sommelier nel progetto «Ambasciatori vini del Lazio». E tante altre chicche, tutte da gustare.