Tentato stupro sotto casa
VivianaSpinella «È stata aggredita proprio sotto casa. Abbiamo sentito le urla, nostra figlia che gridava "papà aiuto" e siamo corsi giù mia moglie e io. Lui è scappato via nel frattempo. Per fortuna abbiamo evitato il peggio». Poteva accadere ancora, questa volta ai Parioli: ma i genitori di F. A., 25 anni, sono intervenuti in tempo. E così la studentessa, alta, magra e dai lunghi capelli scuri, è stata salvata dal tentativo di stupro, proprio sotto casa, in via Paraguay, alle 5 di mattina di domenica scorsa. Stava rientrando a casa dopo una festa: «Si era divertita con le amiche – racconta il padre – ma era rimasta l'ultima del giro dopo averle accompagnate a casa». Sotto casa ha trovato il suo aggressore, un ragazzo moro, statura media, che non ha detto una parola. Una strada silenziosa, via Paraguay, tra viale Liegi e via Panama, su cui si affacciano solo palazzi eleganti e box auto. Nessun bar, nessun negozio, la sera l'illuminazione è scarsa. Secondo alcuni racconti, il ragazzo avrebbe avvicinato la 25enne rimasta sola, le avrebbe strappato i vestiti, palpeggiata e tentato di violentarla. Solo le urla hanno evitato il peggio. «Ieri mattina siamo andati dalla polizia e lì mia figlia ha fornito la descrizione dell'aggressore – continua il padre – Ora cerchiamo solo di fare passare la cosa, lei è un po' più tranquilla. Non avevo sentito prima di aggressioni in zona, anche se gli agenti ci hanno riferito che sono stati segnalati diversi casi nel quartiere». Alcuni inquilini dello stabile dove vive la 25enne hanno sentito le urla: «Sì, qualcuno ha pensato a uno scippo – racconta un'anziana signora – A volte quando si esce si vedono brutte facce e uno la paura ce l'ha». Un altro inquilino ricorda un episodio di 10 anni fa: «Mia moglie è stata aggredita proprio qui davanti, come la ragazza. Era un drogato, l'ha minacciata con una siringa. Lei gli ha dato i soldi e lui per fortuna è andato via. Ma di recente non ricordo altri casi». Un tentativo di stupro nel cuore di un quartiere, i Parioli, della Roma bene: «Il problema – aggiunge un avvocato che lavora nello studio in uno stabile di fronte – è che qui più della metà delle abitazioni sono uffici o studi legali. Alle 6 di sera le luci nelle case si spengono e la via si svuota. Il quartiere è bello, ma non mi sorprende che possano avvenire cose del genere».