La scommessa dell'energia "verde"
Sole, vento, acqua. Lo sviluppo è verde. E il Lazio diventa ecosostenibile. Mentre sta cambianto il quadro di riferimento energetico nazionale, con la svolta verso il nucleare, nella regione le rinnovabili si stanno incrementando. Un lavoro duro, frutto dell'assessorato all'Ambiente della Regione che ha imboccato la via dell'innovazione. Filiberto Zaratti ha aumentato del 15000 per cento la capacità di produrre energia da fonti rinnovabili. Nel 2005, infatti, era di un solo megawatt la potenza installata, mentre oggi è di 150 MW. Un traguardo che contribuirà a raggiungere gli obiettivi di Kyoto, evitando l'emissione di 360 mila tonnellate di anidride carbonica. Se il tasso di crescita resterà questo, Zaratti potrà raggiungere l'obiettivo dei 500 MW di rinnovabili autorizzate entro il 2010. Un percorso che in questi anni ha coinvolto centoquattordici Comuni, dodici comunità montane, dodici parchi e aree protette, cinquantamila studenti universitari e più di 2.500 classi elementari e medie. Insomma, il Lazio si veste di verde. E non è un caso se i piani per il futuro prossimo andranno proprio in questa direzione. In occasione dell'esposizione «Ecopolis», dove verrà dato spazio a idee e realizzazioni riferite ai diversi ambiti critici che riguardano le aree urbane, la Regione presenterà i nuovi progetti. Sono tre i settori dove viene supportata la ricerca, per contribuire a una vita più «sostenibile» dei cittadini laziali. Il fotovoltaico organico: i nuovi pannelli a basso costo (per un investimento di sei milioni di euro). La mobilità sostenibile: consistente nell'utilizzo di veicoli elettrici, ecologici, ibridi (per un costo di un milione e mezzo di euro). Infine nove milioni saranno stanziati per la ricerca nel campo dell'energia a idrogeno. Gli investimenti, è chiaro, daranno anche un nuovo impulso all'industria laziale e creeranno migliaia di posti di lavoro. Un po' come è stato per la Germania, che assecondando lo sviluppo delle rinnovabili, oltre ad aumentare l'efficienza energetica, ha dato vita a 250 mila posti di lavoro. La Regione si è impegnata anche sotto il profilo della formazione. Ha infatti siglato accordi con tutte le università del Lazio, rendendo obbligatorio l'insegnamento delle rinnovabili in tutte le facoltà. Con l'ateneo di Tor Vergata è in atto una convenzione per la ricerca sull'efficienza energetica, finanziando anche La Sapienza per uno studio per il recupero sostenibile dell'ambiente degli ex quartieri abusivi. Cifra totale impegnata: 178 milioni. «EcoLazio». Sarebbe questo il termine da coniare. Anche perché pochi giorni fa è stato inaugurato il cantiere della centrale fotovoltaica più grande d'Italia, attiva a novembre, che produrra elettricità pulita. Nell'emisfero «verde» Zaratti punta molto anche sulla mobilità sostenibile. Ha attivato un bando per l'incentivazione dei mezzi elettrici, dalla bicicletta ai furgoni. Una visione fondamentale per una regione che deve «sopportare» un importante flusso di mezzi. Non a caso, il 27 per cento dell'inquinamento nelle città del Lazio dipende dall'«ultimo miglio» del trasporto merci. Continua anche il progetto dei detersivi alla spina, che consente risparmi sia sul fronte energetico sia su quello della riduzione dei rifiuti. A fine anno i 28 punti vendita che hanno scelto questo business diventeranno quaranta. Incentivi a pioggia anche per la rottamazione delle caldaie per il riscaldamento, ormai vecchie e inefficienti: quelle nuove consentono rispermi sia energetici che sul fronte della bolletta. Nell'era dell'energia il Lazio vince la sua sfida e si rinnova grazie alle fonti alternative. Del resto, sul sentiero «verde» chi si ferma è perduto.