I romani daranno i voti ai servizi comunali
FrancescaMariani Una «faccina» verde per esprimere soddisfazione; una gialla per un giudizio neutro; un'altra rossa per palesare la propria disapprovazione. I cittadini di Roma diventano «censori» dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione. In 86 sportelli comunali, in via sperimentale, a partire dalle prossime settimane sarà possibile per gli utenti dare i voti al servizio pubblico offerto: si tratta di 23 uffici dell'anagrafe centrale, 16 sportelli del nono Municipio e 47 del dodicesimo Municipio. La possibilità è offerta dal progetto «Mettiamoci la faccia» ideato e promosso dal ministero per la pubblica amministrazione e innovazione e presentato dal ministro Renato Brunetta e dal sindaco Gianni Alemanno. Fuori dagli sportelli che aderiscono all'iniziativa i cittadini troveranno dei terminali touch screen sui quali potranno spingere il pulsante con l'emoticon relativo al loro grado di soddisfazione dando un giudizio al servizio. «Vorrei una decorazione per il coraggio e lo sprezzo del pericolo - ha scherzato il sindaco - visto che abbiamo messo a disposizione dell'iniziativa ben 86 sportelli. Dobbiamo fare uno sforzo - ha poi aggiunto - per fare entrare in contatto le esigenze degli uffici con quelle dei cittadini. Deve essere immediatamente visibile la capacità della tecnostruttura degli uffici comunali di dare risposte adeguate ai cittadini. Per gli amministratori è meglio conoscere quello che pensa la gente da queste macchinette che dalle urne elettorali». «Ci vorrà un po' di sperimentazione. Ma l'idea è misurare la produttività e dunque attivare i meccanismi di premialità in base alla soddisfazione della gente», ha aggiunto. «Siamo di fronte ad una piccola, grande rivoluzione culturale - ha sottolineato Brunetta - Vogliamo che la cultura della valutazione sia generalizzata. Vogliamo che da questa iniziativa parta una grande onda culturale. Non ci sarà un grande fratello, ma una forma di controllo in forma sperimentale e volontaria per le pubbliche amministrazioni in senso stretto e per le public utilities». Il meccanismo delle «faccine», avverte Brunetta «non sarà un modo per criminalizzare l'impiegato dietro lo sportello» eppure i risultati delle votazioni dei «clienti» potranno essere «un criterio di premialità per i dipendenti». Il progetto non riguarderà solo gli sportelli del Comune di Roma, ma anche quelli di altri Comuni che aderiranno e di enti quali Enpals, Inps, Ipost, Aci, Poste e Cciaa.