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È scomparsa Marisa Di Porto Ebrea romana sopravvissuta ai campi di concentramento

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«Marisa- ha detto il governatore Marrazzo - è stata una di quelle persone che ha vissuto l'orrore dell'Olocausto e che ha portato con sé, per tutta la vita, il tragico ricordo delle atrocità subìte. L'unico confidente al quale è riuscita a raccontare la sua esperienza è stato il marito Giuseppe. A lui, ai suoi familiari, alla comunità ebraica romana va l'affetto e la solidarietà mia personale, della Giunta regionale e di tutti i cittadini del Lazio». Anche il sindaco di Roma Alemanno ha espresso il proprio cordoglio: «La perdita di Marisa è due volte tragica. Ci lascia non solo una donna amata dalla comunità ebraica e dalla città di Roma ma una testimone delle persecuzioni nazifasciste, della deportazione degli ebrei del Ghetto e delle leggi razziali. Una testimonianza che la signora Di Porto non ha mai espresso a parole ma che ha scelto di tenere in un riserbo totale. Il suo silenzio ci trasmette in modo più toccante di ogni parola l'evidenza di una tragedia così grande per il popolo ebraico, per Roma e per tutta l'umanità». Così il presidente della Provincia Zingaretti: «La scomparsa di Marisa Di Porto rappresenta una perdita enorme per tutta la nostra comunità. È doveroso rendere omaggio a una donna straordinaria che ha vissuto con coraggio e con forza la più grande tragedia che l'umanità abbia mai visto, continuando a tramandare ai più giovani l'orrore delle persecuzioni e dello sterminio degli ebrei».

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