Tiburtina Valley, ancora caos

Lapromessa del sindaco Alemanno è stata mantenuta, anche se gli imprenditori hanno dovuto penare per far rifare la carreggiata in via Scorticabove: «Mi sono sentito rispondere dagli operatori che non la potevano asfaltare tutta perché troppo rovinata e perché aveva i tombini», dice Marco Troccoli, titolare di un fabbricato in zona e appartenente al comitato Nuova Tiburtina che raggruppa gli industriali di zona. Problemi vengono invece sul fronte delle perizie del Genio Civile della Regione: sembra proprio che servissero solo per verificare la statica degli edifici delle imprese, per valutarne l'agibilità e non il danno economico. «Se il tuo immobile era pericolante - continua Troccoli - loro lo segnalavano, ma se era marcio e putrido ma strutturalmente in piedi, beh in quel caso non c'era nessun tipo di segnalazione per ricevere indennizzi». «Ho puntellato io stesso pareti disastrate e buttate giù altre – dice Giovanni Neri, imprenditorie - e ho ancora un muro pericolante, cosa devo fare?» «La Regione ha promesso un sistema di azzeramento o di abbassamento dei tassi con la Bil - dicono dal comitato Tiburtina Nuova - ma ancora non c'è nulla di concreto, devono mettersi d'accordo con gli istituti di credito, ma sostengono che i soldi ci sono. Si era parlato anche di cassa integrazione in deroga, sotto il profilo economico non abbiamo ancora ricevuto nulla, tranne il differimento delle imposte da parte del Comune». Infine, il primo «gettone pronto intervento» di 25 mila euro per le aziende, promesso dalla Regione: «Ci hanno chiesto per tre volte schede da compilare e non erogano ancora i soldi, avevano detto che sarebbe bastata una semplice autocertificazione, invece pare che adesso vogliano una perizia giurata – continuano - È opportuno accelerare l'erogazione dei contributi, le nostre imprese sono quasi tutte ferme, molti operai lavorano e non prendono neanche lo stipendio, per solidarietà. Non solo gli imprenditori sono agli sgoccioli».