Aeroporti, la giungla di taxi e Ncc abusivi
Unagiungla dove i più furbi combattevano per accaparrarsi e truffare più passeggeri possibile. Circa trecentocinquanta tassisti e autisti Ncc (Noleggio con conducente), tra regolari e abusivi, sono stati colti sul fatto dai carabinieri agli aeroporti di Ciampino e Fiumicino. Un vero e proprio «mercato rionale dove le minacce e l'illegalità avevano ormai preso il sopravvento», per usare le parole del capitano Nino Pappalardo, comandante della Compagnia Aeroporti di Roma. La maxioperazione condotta dai militari nei primi quindici giorni del mese ha sollevato ancora una volta il coperchio sull'abusivismo che regna nei due scali romani e sulle truffe e le violazioni quotidiane. Il tutto a pochi giorni di distanza dal blitz dei vigili urbani all'aeroporto di Ciampino dove sono stati multati 18 tassisti per alterazione delle tariffe e occultamento di tassametro. Stavolta i carabinieri hanno deciso di entrare in azione dopo le ripetute segnalazioni dei tassisti onesti e dei clienti che si sono resi conto di essere stati raggirati. I militari si sono concentrati soprattutto sul Leonardo da Vinci (il 70 per cento dei controlli a Fiumicino, il 30 al Pastine) con diverse pattuglie che hanno sorvegliato la zona parcheggi e gli arrivi nazionali e internazionali. In tutto sono state controllate più di 600 auto tra Ncc e taxi. Due autisti sono stati denunciati, 21 le contravvenzioni e 150 le violazioni ai regolamenti aeroportuali. In tutto sono state comminate sanzioni amministrative per 85 mila euro. Gli sforzi maggiori si sono rivolti contro gli abusivi. Un esercito di irregolari che parcheggiavano le auto lontano dagli stalli autorizzati e accalappiavano i passeggeri in attesa minacciando i colleghi regolari. Che purtroppo a volte tentavano di farsi giustizia da sé. Poi c'erano gli autisti Ncc che non sostavano sulle aree a loro adibite per cercare di intercettare prima di tutti i clienti. «Abbiamo convocato le tre cooperative che gestiscono il servizio all'aeroporto - spiega il capitano Pappalardo - per chiedere che prendano al più presto provvedimenti nei confronti dei disonesti. In alcuni casi si potrà arrivare al ritiro delle licenze». Ma soprattutto c'erano i tassisti e gli autisti Ncc regolari che facevano pagare cifre spropositate taroccando i prezzi: «Anche 150 euro per una corsa - racconta Pappalardo - ad esempio, applicavano la tariffa fissa ad ogni passeggero facendo così lievitare il prezzo (per i taxi da Fiumicino all'interno delle Mura Aureliane è 40 euro, da Ciampino 30, ndr). Il problema va affrontato a monte. Per questo motivo ripeteremo i controlli periodicamente. Perché sono come le prostitute. Una volta che li mandi via, se non stai attento tornano».