Gaia sospende solo i buoni
StefanoGelsomini COLLEFERRO «Gaia è un'azienda sana con ottime professionalità e merita di continuare. Gaia si trova in una fase procedurale delicata a poche settimane dal bando di gara per la ricerca di un assuntore, stiamo valutando quanto possa incidere il sequestro degli impianti sul prezzo finale dell'azienda». Linea difensiva del commissario straordinario di Consorzio Gaia, Andrea Lolli, ieri durante la conferenza stampa nella sede del consorzio a Colleferro, presenti anche il direttore generale Franco Perasso, il vicedirettore Marino Galuppo e il direttore del personale Daniele Adamo. «È nostro dovere - ha detto Lolli - tutelare gli interessi e l'immagine dell'azienda. La nostra indagine interna deve farci capire quali comportamenti adottare nei confronti dei dipendenti oggetto di indagine della Magistratura» e verso i quali «per il momento nessun provvedimento disciplinare è stato preso», mentre Piero Basso, il capoturno che collaborò con gli inquirenti, è stato sospeso per oltre un mese. Sugli impianti Lolli ha sottolineato come l'azienda abbia svolto «metodiche di controllo secondo la normativa». Per quanto riguarda il sistema elettronico di rilevamento dei fumi, dopo che neppure «SickItalia» è riuscita a sistemarli, si è deciso di acquistarne uno nuovo direttamente dalla casa madre tedesca, costo 89 mila euro, mentre l'altro è stato inviato in Germania per una revisione totale. Il tempo per la riattivazione degli impianti si teme possa ormai superare le due settimane, con relativo danno economico e ricaduta sul ciclo dei rifiuti laziale. «L'accesso al Sick - dice Lolli - è l'elemento centrale dell'inchiesta ed è importante capire se è stato manomesso, se sono stati modificati dati, chi è stato e perché lo ha fatto. Sicuramente nel computer saranno rimaste le tracce del passaggio. Il Sick è un sistema sicuro e per noi i dati non sono accessibili - aggiunge Lolli - Arpa Lazio nel 2008 ha fatto controlli e non ci ha mai indicato alcuna anomalia, solo a gennaio 2009 ci ha segnalato qualcosa relativo all'acido cloridrico». Insomma, per Lolli anche Arpa avrebbe responsabilità, anche perché ancora non sarebbero giunte a Gaia «le analisi dei campioni di cdr fatte nel maggio scorso», quando ci furono i primi 4 avvisi di garanzia. A margine, Lolli ha sottolineato l'importanza dell'ampliamento di cubatura della discarica di Colle Fagiolara, per la quale Gaia avrebbe seguito anche quanto richiestole dal Comune, e della necessità di realizzare in tempi brevi l'impianto di preselezione dei rifiuti. Infine, l'ing. Nicolino Celli, figura chiave dell'inchiesta, non è stato ancora reintegrato completamente nella sua mansione di responsabile ufficio ingegneria del gruppo Gaia, anzi appare nelle liste di mobilità, per la quale procedura il 24 marzo si aprirà in Regione il tavolo richiesto da Gaia, un tavolo che i sindacati minacciano di disertare «se non si avranno risposte puntuali e chiare dai vertici dell'Azienda entro tale data». Domattina nuova manifestazione di protesta a Colleferro, lunedì consiglio comunale syu termovalorizzatori e ieri a Colleferro l'Adico ha iniziato a raccogliere le firme per la costituzione dei cittadini come parte civile.