Docente consiglia gli studenti "Tenetevi alla larga dai gay"
«Ragazzi, state alla larga dai gay». Basta telefonare all'Arcigay per mettere gli insegnanti alla gogna, senza sapere nemmeno se un prof. (o «una» prof.) abbiano dato veramente questo consiglio agli studenti o se, invece, si sia trattato di un tiro mancino verso un insegnante antipatico. La notizia della frase omofoba attribuita da alcuni studenti ad un docente dell'Istituto tecnico industriale Armellini, non ancora ascoltato dal preside Paolo Maria Reale, è stata resa pubblica ieri dal presidente dell'Arcigay Roma e responsabile del numero verde 800.713.713 Gay help line, Fabrizio Marrazzo. «Circa 15 giorni fa - racconta Fabrizio Marrazzo - la Gay Help Line di Arcigay ha ricevuto la prima di tre distinte telefonate susseguitesi nei giorni seguenti per segnalare la dichiarazione di un insegnante (ma Marrazzo preferisce non rivelarne il sesso, ndr) di un Istituto tecnico nei pressi del quartiere San Paolo-Ostiense, che durante una lezione ha detto: "Gli omosessuali sono persone che non condivido, e se mi capitasse di incontrarne ne starei bene alla larga, certe persone devono essere evitate"». Marrazzo ha informato il preside, Paolo Maria Reale, lunedì «con fax e raccomandata» dice. «Le dichiarazioni dell'insegnante, sono fortemente discriminatorie verso lesbiche, gay e trans - commenta il presidente di Arcigay Roma - e hanno provocato un duplice effetto, da un lato l'indignazione da parte degli studenti lesbiche e gay, e dall'altro un rafforzamento della condizione dei bulli della classe, che ora si sentono maggiormente liberi di prendere in giro le lesbiche ed i gay». «I giornalisti ci stanno tempestando di telefonate, ma che è successo?» domanda la collaboratrice scolastica che prende le telefonate e continua a ripetere che: «il preside Paolo Maria Reale non c'è, ha avuto un lutto, e il vicepreside Ciolfitto, sta dicendo a tutti che domattina (oggi, ndr) ci sarà il comunicato ufficiale del preside». Ma il preside ha già parlato: «È una frase che mi fa inorridire. In ogni caso convocherò l'insegnante e incontrerò prima possibile l'Arcigay» ha detto Paolo Maria Reale. «La nostra è una scuola democratica, ma è chiaro che non posso avere il controllo su cosa dicono tutti i nostri insegnanti - spiega - ma dispiace che gli studenti non siano venuti a parlarmene di persona. Li avrei ascoltati». Le intenzioni. «Avvierò un procedimento amministrativo, per valutare se ci sono gli estremi per una sanzione disciplinare, che può andare dall'ammonizione alla censura - spiega ancora - Chiederò di confermare l'accaduto e poi deciderò». Chiede di fare piena luce l'assessore provinciale alla Scuola, Paola Rita Stella.