Ipab dei ciechi, resa dei conti
Presto sulla vicenda sarà convocato un Consiglio regionale straordinario, richiesto da Donato Robilotta (Pdl) e altri esponenti. Al di là dell'indagine aperta dai magistrati dopo l'inchiesta de Il Tempo, resta la questione politica: la definizione di un nuovo sistema di gestione e controllo degli istituti di assistenza regionali. Duro lo scontro alla Pisana. «Come fa il presidente Marrazzo, che parla sempre di trasparenza, - incalza Robilotta - a non commissariare l'Ipab dopo episodi di mala gestione, come la vendita del terreno in via S. Pio V a una società in cui compare un revisore dei conti dell'ente stesso?». Robilotta annuncia anche la presentazione di una mozione per chiedere «l'immediata rimozione del presidente e la nomina di un commissario di livello e all'altezza del compito». Rincara la dose il capogruppo di Fi, Alfredo Pallone: «La notizia dell'avviso di comparizione di fronte alla Procura di Roma ricevuto dal presidente dell'Ipab S. Alessio è la logica conseguenza di quanto denunciato in questi mesi. Ci sono aspetti legati alla gestione, come gli appalti e la locazione degli immobili, che vanno chiariti». E mentre il capopgruppo di An, Antonio Cicchetti, si chiede «fino a quando durerà il silenzio assoluto del presidente della Regione», Carlo Lucherini (Pd) difende l'amministrazione: «L'azione della giunta Marrazzo in questi anni è stata indirizzata a smantellare il sistema di potere che si era insinuato nella macchina amministrativa regionale nei cinque anni precedenti». Ma ieri di fronte alla Regione c'erano anche gli assistiti dell'Ipab. Hanno chiesto che il Sant'Alessio «venga trasformato in fondazione».