Impazza la moda delle «tagesmutter» Mamme a domicilio
BeatriceBoero Le «Tagesmutter» sbarcano nella capitale. Da ieri è operativo in città il servizio delle tate a domicilio, le cosiddette «mamme di giorno», che prendono il nome dall'omonima parola tedesca. L'iniziativa, dedicata ai genitori, prende il via in concomitanza con l'apertura delle iscrizioni agli asili nido comunali, a quelli convenzionati, alle sezioni «ponte» ed agli spazi «Be. Bi», che si protrarranno fino al prossimo 3 aprile. Tale progetto ha origine grazie alla collaborazione dell'associazione «Casanido» ed al contributo della Regione Lazio. Si tratta di una valida alternativa alle baby sitter private, considerate, ed a ragione, spesse volte troppo dispendiose dal punto di vista economico. Infatti, in genere l'onorario di una «private nanny» parte dalla cifra di circa 8 euro l'ora, ma può salire. Dipende dall'onorario dell'agenzia che si contatta. Non tutti, certamente, possono permettersela, specialmente in questi tempi di crisi. E allora, sorge subito spontaneo l'interrogativo: come risolvere il problema? A chi rivolgersi? Dove trovare personale fidato, tanto stare tranquilli, ed affidargli i propri bambini? Ecco che è stato varato il progetto «tagesmutter», proprio per correre in aiuto ai genitori che ne hanno più bisogno. Chi sono queste modernissime «Mary Poppins», che giungono in soccorso dei genitori che lavorano, magari tutto il giorno, e non possono contare sull'aiuto provvidenziale dei nonni per tenere i bambini? Si tratta di assistenti familiari. È un gruppo di 100 operatrici, fidate ed esperte, che hanno preso l'abilitazione di «tagesmutter», frequentando un corso specifico di formazione, della durata di circa 250 ore. In cosa consiste il loro mestiere? Come si svolge? Le tate a domicilio possono tenere i bambini (per un numero massimo di cinque), di un'età compresa fra 0 e 6 anni. E la loro giornata lavorativa si svolge a casa propria. Per informazioni si può contattare il call center del Campidoglio (060606).