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Il Pd e gli specialisti in rappresaglie

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Invece di inventare ogni giorno nuove stoccate politiche non potrebbero fare l'uncinetto o giocare a Subbuteo? Ieri la questione si è riaccesa: si dice che il candidato del centrosinistra alle elezioni del 2010 potrebbe non essere Piero Marrazzo ma uno tra Enrico Gasbarra, Esterino Montino e Ignazio Marino. Una questione all'apparenza spinosa, che tuttavia nasce soltanto da spifferi e veleni nel Partito democratico. Marrazzo avrà pure fatto vincere al centrosinistra le elezioni del 2005 ma che importa, si ragiona in un'area del Pd, «il governatore ha preso troppe iniziative personali» (le ultime: lo stipendio ai disoccupati, le nuove regole per nominare direttori Asl e primari, il sì al commissariamento dei Fori). Ecco dunque la rappresaglia: il «forse» alla sua ricandidatura e gli altri nomi. Benché Gasbarra abbia chiarito una trentina di volte che sostiene Marrazzo e Montino non sia stato da meno. Mentre Marino smentì già tempo fa di essere interessato a poltrone laziali. Anche il segretario regionale Morassut ha ribadito la fiducia al governatore. Dopo aver clamorosamente perso il Campidoglio, sembra che il Pd voglia avviarsi verso la sconfitta alle Regionali del prossimo anno. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

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