Una notte in ostaggio del bruto cocainomane
PaoloTomei Sequestrata e massacrata di botte da un ragazzo che aveva conosciuto da poco. Vittima una trentenne, che è rimasta per una notte intera ostaggio dello squilibrato cocainomane. È accaduto ai Parioli. I due si erano conosciuti da una decina di giorni nel pub dove la ragazza, di bella presenza, lavorava. Più volte il ragazzo aveva cercato invano di fissare con lei un appuntamento e di invitarla a cena finché, pochi giorni fa, è riuscito a convincerla a farlo salire in casa. Entrato nell'appartamento poco dopo la mezzanotte, si è scagliato contro la malcapitata accanendosi contro di lei con pugni e calci sul volto e sulla schiena. Alle 10 di mattino, approfittando di un momento di distrazione dell'aguzzino, la ragazza è riuscita a scappare rifugiandosi da un vicino insieme al quale ha dato l'allarme al 113. Intervenuti, gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato l'uomo, con diversi precedenti per droga, portandolo a Regina Coeli. La ragazza è stata medicata in ospedale. L'uomo arrestato è un 32enne che deve rispondere di sequestro di persona, lesioni, violenza privata e furto ai danni di P.P. Il 32enne è stato ammanettato l'altra mattina dagli agenti della polizia di Stato del commissariato Villa Glori, diretto da Loredana Del Tosto. I poliziotti sono intervenuti in seguito a una segnalazione di lite in via Eustachio Manfredi. Una volta giunti sul posto e individuato l'appartamento da dove era partita la segnalazione, gli agenti hanno contattato il proprietario dell'abitazione presso la quale si era rifugiata una ragazza, ancora visibilmente sotto shock. La 30enne, in lacrime, con ecchimosi sul viso e su tutto il corpo, ha raccontato agli agenti di aver conosciuto un uomo 10 giorni fa, e che lo stesso l'aveva più volte corteggiata sia recandosi sul posto di lavoro, sia reiterando inviti a cena, ricevendo però puntualmente dei rifiuti. Dopo l'ennesimo rifiuto ad un invito a cena, l'uomo, con il pretesto di volerle parlare, è riuscito a convincerla a incontrarlo facendosi invitare a casa sua. Da qui è iniziato l'incubo della ragazza. Tra le mura del suo appartamento la donna è stata violentemente percossa dal suo aguzzino che le ha rimproverato di non essere stata gentile con lui e di averlo sottovalutato, «non sapendo con chi aveva a che fare». Privata del suo telefono cellulare e controllata a vista, l'uomo le ha impedito di fuggire e di chiedere aiuto ai vicini, mentre sfogava con violenza la sua rabbia su di lei, obbligandola ad ingerire sostanze alcoliche e ad assumere cocaina fino ad indurla allo stremo. Solo verso le dieci di venerdì mattina, approfittando di un momento di disattenzione del suo aguzzino, la ragazza è riuscita a scappare dal suo appartamento e a chiedere aiuto al suo vicino, il quale ha immediatamente chiamato la polizia. L'uomo, rintracciato nell'appartamento della vittima, è stato fermato e portato al Commissariato dove, a seguito della attività investigativa svolta dagli agenti, che dava riscontro dei fatti e delle circostanze raccontate dalla vittima, è stato tratto in arresto. La ragazza, ancora ricoverata presso il Policlinico Umberto I, ha riportato una prognosi di 25 giorni.